La celiachia è una patologia che non può essere sottovalutata. E' questo il messaggio che si vuole far passare attraverso la Settimana della Celiachia, un evento che ne racchiuderà tanti in giro per l'Italia, volti a sensibilizzare l'opinione pubblica. L'idea è quella di favorire tempestive diagnosi attraverso l'informazione dei cittadini e studiare delle strategie che possano favorire l'accesso alla cosìddetta dieta gluten free.

Settimana della celiachia: gli eventi e il dato inquietante

La Settimana Nazionale della Celiachia avrà luogo dal 12 al 20 maggio sotto l'egida dell'Associazione Italiana celiachia. Gli eventi saranno distribuiti praticamente in tutto lo stivale e l'elenco analitico è rintracciabile sul sito ufficiale dell'evento settimanadellaceliachia.it. Si tratterà di una serie di appuntamenti attraverso i quali si andrà a portare nelle scuole delle degustazioni e dei menu gluten free volti a far provare il fatto che anche senza glutine si può mangiare con gusto. Non mancheranno degli eventi in cui si affronterà l'argomento in un'ottica medico scientifico, in cui diversi esperti della materia saranno pronti a spiegane i vari aspetti.

Tanto per dare un'idea sono previsti 15 convegni che abbracceranno tutta Italia: da Genova a Crotone, passando per La Spezia, Foligno, Perugia, Terni ed Ischia. In città come Napoli e Salerno, ad esempio, si potrà beneficiare di uno screening gratuito e di consulenze con psicologi e nutrizionisti. In Italia, ad esempio, secondo Giuseppe Di Fabio, c'è un problema di diagnosi tempestiva. Attualmente i celiaci diagnosticati sono 200.000, a fronte di una stima che parla di 600.000 totali che dovrebbero esserlo. L'1% della popolazione avrebbe problemi di celiachia che, mediamente, scopre il problema solo a sei anni dalla sua insorgenza con elevati costi sociali per il sistema sanitario,non dimenticando quanto possono essere gravi le complicanze.

Il dato inquietante è che 400.000 italiani sono celiaci e non lo sanno.

Celiachia: un fenomeno da non sottovalutare

Celiachia è il nome popolare con cui si conosce la così detta enteropatia glutine- sensibile. Si tratta di una risposta auto-immune al consumo di glutine. Il glutine non è altro che una proteina presente all'interno del grano, nell'orzo e nella segale. La risposta immunitaria al reiterato consumo di glutine può portare a danni importanti all'intestino tenue che, inizialmente, invia i primi segnali attraverso sintomi come la diarrea, un costante affaticamento, un'anomala perdita di peso, oltre a gonfiore ed anemia. Le conseguenze possono diventare molto più serie nel tempo. Attualmente non si conosce una cura che non sia quella dell'adozione di uno stile di vita alimentare totalmente privo di glutine.

La celiachia può svilupparsi a qualsiasi età, pertanto può essere scoperta anche quando si è raggiunta una certa maturità anagrafica e comporta disagi a seguito dell'ingestione di cibi o farmaci che contengono glutine.

Alimenti come frumento, segale e orzo vanno evitati, alla stregua di birra e pane. Persino ingerire minime quantità di glutine, come le briciole pane rimaste sul tavolo, può causare danni all'intestino tenue.