Scopre di avere la leucemia quando da mesi sta già conducendo una Gravidanza, ma riesce ugualmente a partorire il suo bimbo. E' accaduto a Palermo dove una madre, con grande forza di volontà, è riuscita a portare a termine la gestazione grazie anche al sostegno di una struttura ospedaliera che ha dato dimostrazione di avere conoscenze all'avanguardia. Lei si chiama Marzia, ha trentuno anni e svolge la professione di maestra. Assieme al marito non ha mai avuto dubbi su quale fosse la sua volontà. L'obiettivo è stato da subito scongiurare la possibilità di un aborto terapeutico per potersi prestare al trattamento chemio-terapeutico e il supporto medico-scientifico avuto dai medici del Policlinico di Palermo ha permesso di scrivere questa pagina straordinaria per la sanità siciliana ed italiana.

La terribile diagnosi di Leucemia

La storia parte esattamente da gennaio. Marzia è già al sesto mese di gravidanza e sente che qualcosa non va. Il medico curante si allarma subito per dei lividi presenti sugli arti superiori ed inferiori e gli prescrive degli accertamenti che, attraverso un emocromo, rivelano una realtà preoccupante: piastrine basse al punto da rendere necessario un ricovero. Un lavoro di equipe all'interno del Policlinico di Palermo permette di portare alla luce una diagnosi difficile da digerire: leucemia promielocitica. L'idea iniziale, quella di trattare il problema con la chemioterapia, rischierebbe di essere letale per il frutto che porta in grembo. Pensare ad un cesareo anticipato non rientrerebbe in tempi sufficienti per poter salvare il nascituro.

La fortuna di Marzia è quella di trovarsi ad avere a che fare con dei medici che risultano all'avanguardia nel settore dei trattamenti ematologici. Si sceglie una terapia a base di acido retinoico e triossido di arsenico, posticipando il momento per il passaggio alla chemioterapia. L'obiettivo, alla fine, viene centrato: alla trentacinquesima settimana Marzia viene sottoposta ad un parto cesareo e dà alla luce il piccolo Andrea.

Nasce formato e senza necessità di essere sottoposto a cure intensive. La mamma, da ora in avanti, potrà tranquillamente essere sottoposta alla chemio.

Palermo: polo d'eccellenza ematologico

Dal suo punto di vista, Marzia ha avuto modo di parlare di miracolo. Risulta comunque evidente quanto decisiva sia stata la competenza trovata all'interno dell'ospedale di Palermo, guidata dal Professor Siracusa, attuale vice presidente della Società italiana di Ematologia.

La soddisfazione per l'ottimo lavoro svolto dal Policlinico universitario è stata espressa dal rettore Fabrizio Micari, mentre il Commissario del Nosocomio non ha usato mezzi termini per definire "lo straordinario lavoro di squadra effettuato grazie ad un nucleo multidisciplinare di professionisti di alto livello".