Gli addetti ai lavori le chiamano immagini «passanti» fra due pagine e sono quei due fogli di giornale su cui si stende, in tutta la sua maestosità, una foto. E la foto scelta da Benetton, celebre brand d'abbigliamento con sede a Ponzano Veneto, è una di quelle che non passano inosservate: ricorda una fin troppo contemporanea zattera della Medusa con a bordo dei migranti. Un chiaro riferimento alla nave Aquarius che, inevitabilmente, ha sollevato un polverone di critiche e polemiche.

Lo 'schockvertising' di Benetton

Tornato al timone dell'azienda di famiglia, Luciano Benetton, con il fotografo Oliviero Toscani ha ricostituito il "team d'oro degli anni '80 e dello shockvertising". E la provocazione non si è fatta attendere. La foto pubblicata lunedì dal Corriere della Sera è stata scattata da Kenny Karpov, della ONG SoS Méditerranée, e ritrae il salvataggio in mare di diversi migranti. In basso a destra si nota, invece, il marchio di fabbrica, un rettangolo verde con la scritta bianca United Colors of Benetton.

Guardando la foto non si può non pensare alla nave Aquarius con a bordo 629 migranti e alla sua odissea.

Per questo, c'è chi ha etichettato la Benetton come buonista, chi l'ha accusata di strumentalizzare a proprio vantaggio i drammi dell'immigrazione e chi, come il PD, ha sostenuto la campagna per la sua capacità di promuovere una riflessione sull'argomento.

La reazione della Lega

Come era prevedibile, la Lega ha immediatamente "alzato gli scudi". Se Matteo Salvini ha definito la campagna dell'azienda di Treviso squallida, Toni Da Re, segretario nazionale del Carroccio, ha tuonato "Non acquisterò mai più una maglietta Benetton". Ovviamente, non ha invitato al boicottaggio, ma il suo è stato comunque un messaggio molto forte. Raggiunto dal Corriere della Sera, Da Re, ha commentato: "Ormai il fotografo Toscani rappresenta la nostra cartina di tornasole: più lui si arrabbia, più noi siamo certi di essere nel giusto".

Poi, rincarando la dose ha concluso: "Comunque sia, lui, dovrebbe solamente ringraziarci in quanto proprio nel Trevigiano ha trovato lavoro e di che vivere".

Anche Nicola Finco, capogruppo leghista in consiglio regionale, ha fatto eco al segretario nazionale, chiedendosi: "Chissà perché Benetton ha sentito il bisogno di portare 'fuori confini' grandi produzioni e chissà se i dipendenti dei paesi in cui ha delocalizzato vengono pagati quanto quelli italiani. Se la Benetton e Toscani vogliono far Politica "ha concluso Finco "possono candidarsi e metterci la faccia: troppo semplice acquistare una pagina di giornale".

La replica di Oliviero Toscani

Oliviero Toscani si è difeso dicendo che l'immagine scelta ha l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica in quanto mostra quello che sta accadendo.

Il fotografo ha poi ricordato: "Un tempo, l'Italia era un paese di brave persone che credevano nell'onestà e nella generosità. Ora, invece, siamo egoisti ed anche un po' ottusi. Anche se non bisogna dimenticare che c'è ancora tanta gente intelligente che sa apprezzare e non sente il bisogno di sfogarsi sui social". Il celebre fotografo non ha mancano di prendere posizione sui social già settimane fa, commentando la vicenda della nave Aquarius e criticando aspramente Salvini su Twitter: