Il video pubblicato dall’edizione di Palermo di Repubblica.it è diventato virale e mostra un giovane straniero ammanettato per terra di fronte a un bar di via Maqueda che aveva appena tentato di rapinare minacciando gestori e clienti con una bottiglia rotta. Il giovane, estremamente violento e agitato, è stato immobilizzato dagli agenti che lo hanno consegnato all’ufficio stranieri dal momento che era privo di documenti.

Ennesimo episodio di razzismo

Il capogruppo di Sinistra Comune Giusto Catania è intervenuto sulla vicenda sottolineando il fatto che se il ministro degli Interni ha il coraggio di violare la Costituzione tenendo bloccati a bordo 177 stranieri sulla nave Diciotti è logico che gli agenti si sentano autorizzati ad usare uno spray urticante su uno straniero immobilizzato.

Il fatto, secondo Catania, è molto grave e viola palesemente i diritti della persona, perché lo spray urticante dovrebbe essere usato in situazioni di grave pericolo mentre il giovane ammanettato non poteva essere in grado di nuocere in alcun modo. Sinistra Comune ha chiesto l’intervento del questore di Palermo per verificare quali siano le responsabilità di una vicenda così triste. Nelle ultime settimane si stanno verificando numerosi episodi di razzismo, tuttavia sono anche aumentati in maniera esponenziale violenze e furti da parte di immigrati.

L’immigrato era molto aggressivo ed è piantonato in ospedale

Il migrante non identificato perché privo di documenti è stato denunciato per rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale e si trova attualmente in ospedale piantonato dagli agenti.

La questura di Palermo ha fatto sapere che il giovane teneva ancora i cocci della bottiglia con la quale aveva minacciato i gestori del bar, era in stato di grande agitazione, ha danneggiato la volante della polizia e l’ufficio segnalazioni. È stato necessario utilizzare lo spray urticante per impedirgli di fare ulteriori danni a sé stesso e ad altre persone, creando pericoli per tutti.

Per riuscire a calmarlo è stato necessario anche sedarlo e portarlo all’ospedale di Villa Sofia dove si trova tuttora sorvegliato dagli agenti. Giusto Catania chiede immediati chiarimenti al comando della Questura di San Lorenzo dove si è svolto il fatto, ma non solo, anche a tutte le autorità preposte ed è probabile che faccia un esposto alla Procura della Repubblica per violazione dei diritti umani.