Questa mattina a Torino 600 uomini delle forze dell’ordine sono stati impegnati nello sgombero della palazzina marrone dell'ex complesso Moi, occupata abusivamente da 76 persone, tra cui mezza dozzina di bambini piccoli. Il progetto Moi prevede il recupero degli edifici costruiti per le Olimpiadi di Torino del 2006 e successivamente occupati da centinaia di profughi. Carabinieri e polizia hanno accompagnato i migranti carichi di borsoni e valigie agli autobus, con destinazione un centro di accoglienza dove verranno ricollocati.
Decine di edifici occupati abusivamente
Le palazzine dell’ex villaggio olimpico di via Giordano Bruno a Torino sono occupate dal 2013. Nei giorni scorsi è stato siglato un patto tra Matteo Salvini e la sindaca di Torino, Chiara Appendino, sul loro svuotamento graduale e pacifico entro breve tempo. Un primo edificio è stato liberato nei mesi scorsi, il secondo questa mattina ed entro la fine dell’estate il progetto dovrebbe andare avanti, salvo imprevisti. Nei giorni passati un dialogo pacifico tra forze dell’ordine e abitanti della palazzina ha fatto sì che questa mattina le operazioni si svolgessero senza problemi, salvo qualche discussione con chi non è soddisfatto della destinazione.
Nuovo sgombero di immigrati dal Moi, l’ex villaggio olimpico di Torino. Avanti così!
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 6 agosto 2018
Dalle parole ai fatti. https://t.co/K12N32e4VW
Progetto di riqualificazione finanziato da più soggetti
Il progetto di sgombero e riqualificazione degli edifici occupati abusivamente a Torino è stato finanziato da Diocesi, Prefettura, Comune, Compagnia di San Paolo; è stata necessaria una lunga fase di mediazione per convincere i migranti a lasciare la struttura.
L’allontanamento è stato gestito dalla Digos per scongiurare qualsiasi tipo di violenza e, una volta che la palazzina sarà svuotata completamente, il proprietario dovrà rimetterla in sicurezza e chiudere ermeticamente gli ingressi per impedire che altri immigrati abusivi vi entrino. L'emergenza sanitaria e sociale a Torino è molto alta e Chiara Appendino dovrà accelerare le operazioni, come concordato insieme a Matteo Salvini.
In caso contrario, invece di una liberazione pacifica degli edifici occupati, il ministro dell’Interno ha dichiarato di voler provvedere con un vero e proprio sgombero forzato. La sindaca vorrebbe studiare per ogni immigrato un percorso di integrazione mirato, oltre che porre fine al degrado di tutto il quartiere. La situazione non è semplice, ma la Politica di recupero di edifici occupati abusivamente e di allontanamento di immigrati irregolari per riportare ordine e legalità nelle città, attuata dal governo, andrà avanti secondo i progetti promessi.