Basta chat di Whatsapp in gruppi fra genitori di alunni delle scuole nel comune di Monte San Savino, Arezzo. Si tratta di una decisione drastica ma allo stesso tempo rivoluzionaria, considerato che sono migliaia i gruppi, a livello nazionale, creati ed utilizzati dai genitori di alunni della stessa classe o dello stesso istituto e dai relativi educatori scolastici.

Arezzo, le chat di gruppo fra genitori ed educatrici verranno archiviate

La decisione nel piccolo comune in provincia di Arezzo è stata pressa da Erica Rampini, che ricopre il ruolo di assessore alle Politiche Sociali e alla Scuola. Una scelta poi comunicata insieme alle maestre di un asilo nido nel corso di una comunissima riunione con le famiglia. Il gruppo Whatsapp con genitori e insegnanti verrà definitivamente archiviato e cancellato. Il motivo? Sembra che le chat come quelle fra genitori e maestre possano creare stress collettivo, oltre a far passare informazioni spesso sbagliate o comunque distorte: dialogare di presenza indubbiamente non comporta i fraintendimenti che spesso si palesano nelle chat di qualsiasi genere.

La notizia locale è stata successivamente riportata da La Nazione, che ha tenuto a precisare i dettagli della particolare decisione che va in controtendenza con gli usi attuali.

L'assessore alla Scuola Rampini ha tenuto a precisare di aver rivelato alle famiglie che da ora in avanti l'unico mezzo per comunicare ufficialmente con le educatrici, con il Comune e le dirigenti sarà quello della classiche riunioni, dove i rappresentanti si faranno portavoce come di dovere delle problematiche che vigono in classe. La signora Rampini ha tenuto a precisare che le insegnanti non gradisco partecipare a chat di gruppo.

La decisione dell'assessore alla Scuola

Come detto prima, la volontà della Scuola è quella di evitare il più possibile errori di comunicazione che, per via della vasta quantità di messaggi presenti in chat, sono molto probabili.

Inoltre, è stato considerato un motivo di stress per le insegnanti dover rispondere alle richieste (di vario genere) dei genitori. Da adesso in avanti dunque non si sentirà più l'affermazione "su Whatasapp hanno detto", visto che tutte le comunicazioni arriveranno tramite i rappresentanti di classe, a voce o per iscritto. Onde evitare di far giungere informazioni non veritiere, il Comune, tramite la propria rappresentante, ha cosi voluto metter la parola 'fine' ai gruppi di conversazione.