Un omicidio per evitare lo scandalo. Jose Soto-Escalera, 41enne della Florida, ha ucciso lo scorso 24 agosto Tania Wise, la ragazza di 23 anni con cui aveva una relazione clandestina. La giovane, già madre di un altro bambino, da qualche tempo gli aveva rivelato di aspettare da lui un figlio. L’amante, però, non aveva accolto favorevolmente la notizia: sposato e già padre di quattro bimbi, non voleva che sua moglie venisse a sapere dell’esistenza di un’altra donna, per non rovinare il matrimonio che andava avanti, nonostante le scappatelle. Tanto che, volendo evitare ogni problema, era arrivato a dare un anticipo di 500 dollari a Tania, per pagare le spese di un aborto, sperando di convincerla; ma, non essendoci riuscito, ha messo in atto un piano criminale per sbarazzarsi della madre del suo prossimo figlio.

La paura di cadere vittima di un ricatto come movente del delitto

Infatti, dopo avere offerto il denaro all’amante, Soto-Escalera aveva scoperto che la cifra era in realtà finita nelle mani dell’ex ragazzo della giovane, ormai intenzionata a portare avanti la Gravidanza. L’uomo ha pensato di essere finito al centro di un ricatto: Tania in futuro gli avrebbe potuto estorcere altro denaro, minacciando di rivelare l’esistenza di quel bambino alla moglie, rimasta all’ignaro di tutto, se non fosse stata pagata.

Terrorizzato da questa prospettiva, il 41enne ha deciso di uccidere la donna con il figlio che portava in grembo. Il delitto è avvenuto lo scorso 24 agosto, quando la vittima era ormai incinta di otto mesi e si apprestava a dare alla luce con un cesareo già programmato da tempo il piccolo Josiah: era questo il nome che la mamma aveva scelto per il nascituro.

I tanti errori commessi dall’assassino

Il corpo della giovane è stato ritrovato in un fosso lungo una strada poco frequentata nella contea di St Lucie: presentava ferite alla schiena e ai genitali, oltre che diverse fratture al cranio. Accanto al cadavere, abbandonato, un preservativo usato.

Tuttavia l’assassino ha commesso una serie di errori che, dopo circa un mese di indagini, hanno portato la polizia locale ad arrestare il responsabile.

Innanzitutto la ragazza il 23 agosto aveva rivelato ad alcuni conoscenti la sua intenzione di incontrare l’amante il giorno dopo. Poi sono state raccolte numerose testimonianze di gente che ha visto il camioncino di Soto-Escalera, prima nei pressi dell’abitazione della vittima, e successivamente nei dintorni del luogo dove era stato rinvenuto il corpo.

Gli agenti hanno pazientemente ricostruito le ultime ore di vita di Tania per incastrare il colpevole, che avrebbe anche telefonato alla moglie la sera del delitto da una località poco distante dal luogo dell’assassinio, come ha provato l'analisi delle celle telefoniche.

Infine l’esame del Dna ha stabilito senza ombra di dubbio che il piccolo che stava per nascere era effettivamente il figlio dell’omicida. A quel punto per l’uomo sono scattate le manette: trasportato nella prigione della contea di St. Lucie, adesso rischia parecchi anni di carcere.