Una situazione assolutamente non semplice da gestire è quella che stanno vivendo i familiari di Luca Cardillo, un ragazzo di appena ventitré anni di Giarre, piccolo comune in provincia di Catania, che ha scoperto nel 2016 di avere un raro tumore alle ossa dell'arto inferiore destro che gli ha compromesso praticamente la sua intera esistenza e per il quale rischia di morire.

Nonostante la battaglia che perdura oramai da due anni, purtroppo il suo tumore è considerato inoperabile in Italia. Tra la disperazione dei suoi familiari, però, una speranza c'è ancora: quella di partire per gli Usa affinché il ragazzo venga sottoposto ad un intervento e una cura sperimentale.

Luca ha un raro tumore alle ossa che lo costringe a letto: l'unica soluzione è l'intervento negli Usa

Come dichiarato dallo stesso Luca, infatti, nessun istituto specializzato in Italia reputa il suo osteosarcoma operabile e, proprio per questo motivo, l'unica speranza è quella di volare verso gli Stati Uniti.

Da qui l'appello lanciato sui social network da parte della sua famiglia, con la sorella che ha voluto avviare una raccolta fondi su GoFundme affinché si riesca ad arrivare alla cifra utile per poter partire e sottoporre il ventitreenne alla terapia. Fino a questo momento sono stati donati più di ventotto mila euro e a dare una mano ci sono anche diversi volti noti come la cantante Marrone e l'attore Alessandro Borghi.

Il giovane Luca sognava di diventare un grande attore

La diagnosi per il giovane Luca, come già detto, è arrivata nel 2016, quando ancora sognava di diventare un attore. Un sogno stroncato dalla malattia però. Perché dopo il trasferimento a Roma per studiare a Cinecittà, il ragazzo ha dovuto fare ritorno a casa sua dopo essersi sottoposto ad alcuni controlli a causa di un problema alla gamba destra, che gli hanno diagnosticato il terribile male.

Da lì in poi è iniziato il calvario fatto di chemioterapie e tanto riposo. L'unica cura che attualmente gli è stata data è una particolare compressa, che però il ventitreenne ha scelto di non somministrarsi. Come spiegato dalla sorella, infatti, Luca ha deciso di non allungare la sua vita con questo farmaco, concludendo il suo discorso con una richiesta finale: quella di dare una mano perché l'unica strada è quella dell'intervento negli Stati Uniti. Pare, infatti, che già un ragazzo proveniente dalla Calabria si sia sottoposto all'operazione con un buon esito.