Ha dell'incredibile la storia di una sepoltura che non sarebbe avvenuta il giorno stesso delle esequie se il genero della donna deceduta non si fosse messo a scavare la fossa con le sue stesse mani. È accaduto sabato, alle ore 15, nel cimitero di Salce, in provincia di Belluno. L'uomo, per poter dare una degna sepoltura alla suocera, e non attendere il ritorno dei dipendenti comunali il lunedì successivo lasciando la salma nella cappella, ha scavato e ha rotto il sacco di ghiaia destinato alla buca.

Il genero che ha scavato la fossa per la suocera defunta

Ciò che è accaduto è davvero un episodio che genera sdegno, ma anche una profonda tenerezza. Quello che si è tenuto sabato pomeriggio doveva essere un funerale come molti altri, con tanto di cerimonia e annessa sepoltura effettuata dal personale del cimitero. Ma per un genero di Salce (in provincia di Belluno) non è stato così raccolto ed intimo come lo immaginava. L'accaduto ha avuto luogo sabato, alle 15, immediatamente dopo il funerale di un'anziana donna di 79 anni. Una volta effettuato il corteo funebre e arrivati al cimitero, però, i familiari della donna si sono resi conto che nessuno si è premurato di scavare la fossa per poter eseguire la sepoltura.

Essendo sabato, non erano presenti i dipendenti comunali e perciò nessuno aveva intenzione di fare la sepoltura alla donna. Così il genero di lei, Paolo Cumerlato, si è trovato costretto a prendere una pala e a scavare la buca con le sue mani. Ma non solo: si è anche preso il carico di rompere il sacco di ghiaia, destinato alla buca stessa e riempirla.

Un gesto che ha voluto eseguire di suo pugno per poter seppellire degnamente sua suocera ed evitare che la sepoltura fosse rimandata al lunedì successivo, cosa che avrebbe aggiunto altro dolore alla moglie.

Un paese poco civile

Un bellissimo gesto, colmo di responsabilità e affetto per una donna che per Paolo era quasi una madre.

Invece di poter partecipare del dolore della moglie e degli altri familiari, quest'uomo si è preso la responsabilità di portare a termine un compito che spettava ai dipendenti comunali. Purtroppo, questi sarebbero tornati solamente lunedì, ma sarebbero dovuti essere dei sostituti nei giorni festivi come il sabato e la domenica. Non ci resta che elogiare ancora una volta il gesto del genero che, raggiunto dai media, ha dichiarato: 'Non potevo pensare di tornare a casa con mia moglie disperata senza dare degna sepoltura a sua mamma: mi sono preso io la responsabilità'.