Il maltempo delle ultime ore non solo ha flagellato gran parte del territorio siciliano, ma ha anche mietuto delle vittime, provocando alcuni dispersi. La furia del fango ha ucciso dieci persone tra Casteldaccia e Vicari: tra costoro c'erano due famiglie intere, delle quali si sono salvati soltanto pochi membri. La devastazione è stata causata dall'esondazione del piccolo fiume Milicia, da sempre considerato non pericoloso dalla comunità locale.

Casteldaccia, casa sommersa dal fango: morte 9 persone

A Casteldaccia, l'esondazione del corso d'acqua si è abbattuta su una villetta nella quale vivevano due famiglie per un totale di 12 persone.

Come riporta "Repubblica", il signor Giuseppe Giordano e una nipote si erano allontanati per una commissione prima che si verificasse la tragedia, salvandosi la vita. Ben diversa, invece, è stata la sorte per gli altri componenti dei nuclei familiari: la casa di campagna, infatti, è rimasta travolta dall'acqua e dal fango, uccidendo 9 dei residenti, mentre un altro si è tratto in salvo arrampicandosi su un albero.

Maria Concetta Alfano, vicina di casa della famiglia sterminata dal maltempo, ha raccontato di aver sentito i cani abbaiare intensamente intorno alle 22:30. A quel punto è uscita con il marito per controllare cosa stesse accadendo e, resasi conto che l'acqua stava invadendo la casa, si è allontanata con il coniuge e la figlia invalida di 39 anni.

Le vittime di Casteldaccia

La redazione palermitana di "Repubblica" ha pubblicato i nomi di coloro che hanno perso la vita a Casteldaccia dopo lo straripamento del fiume Milicia. Si tratta purtroppo di due bambini, Rachele Giordano di appena un anno, e di Francesco Rugò di 3 anni. Federico Giordano, invece, aveva 15 anni, mentre le altre vittime sono Stefania Catanzaro, Antonino Giordano, Matilde Comito, Marco Giordano, Monia Giordano e Nunzia Flamia.

La prefetta Antonella De Miro ha predisposto l'organizzazione di un'unità di crisi presso la Prefettura di Palermo. Intanto il sindaco di Casteldaccia, Giovanni Di Giacinto, ha affermato che il Milicia non aveva mai destato alcuna preoccupazione, trattandosi di un corso d'acqua dalla portata decisamente limitata che non si era mai pericolosamente ingrossato nemmeno durante il periodo delle piogge.

Stavolta, però, la situazione è stata ben diversa: pare, infatti, che ci sia stata una piena improvvisa che non ha lasciato via di scampo ai residenti delle villette di campagna. La Procura di Termini Imerese ha aperto un fascicolo d'inchiesta sulla vicenda.

La situazione a Vicari

Il maltempo non ha risparmiato nemmeno il piccolo Comune di Vicari. Durante le ricerche dei dispersi, i vigili del fuoco hanno ritrovato il corpo senza vita di Alessandro Scavone mentre, per fortuna, Salvatore D'Amato è stato tratto in salvo. Entrambi avevano deciso di mettersi alla ricerca di un terzo giovane che, al momento del nubifragio, era rimasto bloccato al distributore di carburante del posto.

Risulta disperso anche un medico, Giuseppe Liotta, quarantenne, che al momento della scomparsa si stava recando a Corleone presso l'ospedale in cui lavora.