Dal 26 fino al 30 novembre si terrà il convegno internazionale 'Resilienza e sostenibilità delle città in ambienti pericolosi'. L'ingegnere termo-fluidodinamico Flavio Dobran, uno dei più importanti studiosi del Vesuvio e dei Campi Flegrei, ha parlato dei due vulcani partenopei. Il secondo è molto più pericoloso del primo, e non a caso viene spesso apostrofato come 'supervulcano'. Il docente della New York University ha presentato in occasione del convegno il suo 'Simulatore Vulcanico Globale', che potrebbe aiutare a costruire città resilienti e sostenibili.

Infatti, gran parte del napoletano è costruito proprio sui Campi Flegrei, senza però aver adottato i giusti criteri edili e senza avere piani di evacuazione adeguati.

Il Simulatore Vulcanico Globale: come può aiutare?

Il simulatore di Flavo Dobran è un modello fisico-matemtico-informatico che è in grado di fornire una ricostruzione delle passate eruzioni dei vari vulcani, in modo da valutare quelle future. Il simulatore è in grado di dotarci dei modelli di quelli che potrebbero essere probabili ed eventuali dispersioni di prodotti vulcanici nell'atmosfera, la risalita del magma nelle condotte vulcaniche e la propagazione di flussi piroclastici sulle pendici del Vesuvio. In parole povere, di come potrebbe presentarsi un'eruzione dei due vulcani qualora dovesse avvenire oggi.

Questo può aiutare a capire quali Comuni potrebbero essere colpiti durante un'eruzione da eventi come la caduta di ceneri o le colate laviche.

Come riporta Repubblica, Dobran afferma che nell'aria dove si dovrebbe propagare il flusso piroclastico, tutti gli habitat umani dovrebbero essere assolutamente proibiti, in modo da evitare stragi.

Vesuvio e Campi Flegrei

Per lo studioso Napoli e tutti i comuni situati nella zona rossa, ma anche tutte le altre città a rischio geologico o idrologico o ancora nucleare, dovrebbero elaborare progetti per affrontare gli argomenti di resilienza e sostenibilità. Lo studioso in un'intervista pubblicata sul Corriere del mezzogiorno ha specificato che i Campi Flegrei sono molto più pericolosi del Vesuvio.

Questo è dovuto al fatto che il supervulcano 'dorme' per un lasso di tempo maggiore e che gli fornisce tutto il tempo necessario per ricaricare la sua caldera. Infatti, ogni eruzione dei Campi Flegrei avviene ogni 10.000 o 30.000 anni. Recentemente molti studi si sono concentrati sul complesso vulcanico, da cui è scaturito che attualmente la sua camera magmatica si sta ricaricando.

Per quanto riguarda il Vesuvio invece le eruzioni avvengono una volta ogni 4-5 secoli, cosa che rende il vulcano meno pericoloso. Se invece non erutta per un lasso di tempo maggiore, si può incorrere in catastrofi come quella del 79 d.C. Nonostante questo, però, ci sono molte abitazioni che sono state costruite sulle pendici dello stesso, cosa che renderebbe un'eruzione, anche di bassa intensità, uno scenario apocalittico.

Piani di evacuazione

Un'altra cosa da rivedere, secondo Dobran, sono i piani di evacuazione. I nostri non sembrano essere del tutto adeguati per fronteggiare eruzioni di questo tipo, giacché la gente verrebbe smistata in zone molto lontane dalla propria abitazione. Per questo motivo servono modelli più precisi ed edifici che rispettino le norme antisismiche, in modo da spostare il meno possibile la popolazione. Nel Belpaese, oltre ai due vulcani, c'è un altro 'osservato speciale': l'Etna.