È stato proclamato nella giornata odierna lo sblocco della tanto discussa Sea Watch: la nave ha avuto ordine di indirizzare la sua rotta verso il porto di Catania. La scelta, secondo quanto dichiarato, è stata determinata dalla presenza, nella città siciliana, di diversi centri ministeriali destinati all'accoglienza dei minori. Il Viminale ha specificato che per quanto riguarda i maggiorenni, questi saranno trasferiti presso la sede dell'Hotspot di Messina, ex caserma Gasparro.
Durante la mattinata odierna alcune fonti certe del governo avevano dichiarato che si sarebbe attesa la formalizzazione dell’accordo con gli altri Paesi dell’Unione europea ed in seguito si sarebbe potuta sbloccare la situazione.
Sbarco Sea Watch: tutela per i minorenni non accompagnati
Il tribunale per i minori di Catania, presieduto da Maria Francesca Pricoco, basandosi sul ricorso della Procura minorile etnea ha emesso diversi provvedimenti di nomina di tutore per ognuno dei minori presenti sulla Sea Watch in vista delle attività di tutela previste sia dalla normativa internazionale sia dalla disciplina interna.
L’atto è stato emanato con l’obiettivo di tutelare lo sbarco dei minorenni extracomunitari non accompagnati che si trovano imbarcati sulla nave della ONG tedesca al largo di Siracusa.
In merito alla vicenda si è espresso il Premier Giuseppe Conte, che ha spiegato che nella serata odierna avrebbero avuto inizio le tanto attese operazioni di sbarco della Sea Watch. Il Premier si è detto molto orgoglioso dell’aggiunta del Lussemburgo ed ha sottolineato: “con l’Italia siamo in totale sette Paesi”.
Matteo Salvini: 'Avvieremo un indagine contro la Ong'
Grazie al forte impegno del Viminale e alla determinazione del governo italiano la missione è stata finalmente portata a conclusione e il continente europeo è stato costretto a non tirarsi indietro e farsi carico delle proprie responsabilità.
Francia, Portogallo, Germania, Malta, Lussemburgo e Romania hanno deciso di accogliere gli immigrati della Sea Watch coordinandosi con la Commissione europea. A tal proposito il primo ad esprimersi è stato proprio Matteo Salvini che ha sottolineato che, in base alla documentazione raccolta, è opportuno avviare un’indagine nei confronti del comportamento della Ong.
Malta e Germania pronte ad accogliere gli extracomunitari
Sulla vicenda, si è espresso il Premier Maltese Joseph Muscat specificando il valore della parola "solidarietà" per il suo governo, non come concetto flessibile ma come costante. Già nei giorni precedenti Muscat a Cagliari aveva confermato la disponibilità ad accogliere i migranti da parte di molti Paesi.
Secondo quanto dichiarato, anche la Germania si è dimostrata disponibile all'accoglienza: Angela Merkel ha spiegato: ”Qui potranno chiedere asilo e protezione, ma all'Europa serve una soluzione duratura nel tempo”.