Cosenza, 20 febbraio – in seguito a quanto accaduto durante la mattinata di sabato scorso, sono stati denunciati i genitori di un bambino che frequentava l’asilo Piccole Stelle presente nel territorio cosentino per aggressione, danneggiamento e installazione non a norma di legge di strumenti atti a registrare.
Nascondono un registratore tra gli indumenti del figlio, denunciati
Due trentenni originari di Cosenza, per avere maggiore chiarezza sui comportamenti che le maestre d’asilo avevano nei confronti del figlio avrebbero registrato illegalmente, e quindi senza previa autorizzazione, una delle maestre impiegate nell'asilo nido privato frequentato dal figlio di 22 mesi. I coniugi, secondo quanto dichiarato dagli inquirenti, avrebbero furbescamente installato un piccolo registratore audio addosso al figlio per documentare presunti maltrattamenti fisici e verbali nei suoi confronti. Dopo aver acquisito le registrazioni, secondo quanto dichiarato dagli inquirenti, i due si sarebbero presentati presso l’ingresso dell'asilo nido ed avrebbero malmenato ed aggredito l’educatrice ritenuta responsabile di insulti e maltrattamenti nei confronti del bambino mai verificati.
La maestra dopo l’aggressione ha riportato diverse lesioni in tutto il corpo.
Marziale: 'Non si può arrivare a tanto'
La maestra, vittima dell'aggressione, si è sempre dichiarata innocente ed ha sottolineato di non aver mai fatto nulla al bambino, per questo motivo dopo le percosse subite, per chiarire la sua posizione ha tempestivamente sporto una denuncia ai danni degli aggressori. L'audio acquisito grazie al registratore nascosto tra i vestiti del bambino è stato immediatamente esaminato dagli Agenti della Questura di Cosenza e trasmesso alla Procura.
In base a quanto emerso dalle registrazioni audio non vi sarebbe alcuna prova di aggressione fisica o verbale nei confronti di nessun bambino.
I genitori degli altri bambini frequentanti la medesima scuola d’infanzia, dopo aver appreso la notizia, si sono totalmente dissociati dagli atti compiuti dalla coppia difendendo la maestra di cui non avrebbero mai dubitato. A seguito della triste vicenda si è inoltre espressa la Direttrice della scuola d’infanzia in questione ed ha dichiarato oltre che la sua estraneità ai fatti, di voler esporre una diffida nei confronti dei genitori del bambino.
In merito all'accaduto, ha espresso il proprio pensiero il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’infanzia e per l’adolescenza della Regione Calabria ed ha spiegato che non spetterebbe ai genitori portare alla luce probabili violenze, né tanto meno farsi giustizia da soli.