Il mondo della moda è stato colpito nelle scorse ore da un brutto lutto. All'età di 85 anni infatti, è venuto a mancare lo stilista tedesco Karl Lagerfeld. Noto soprattutto per essere stato il direttore creativo di Fendi e Chanel, noti marchi della moda, era soprannominato da tutti, "Kaiser Karl", questo proprio perché era una figura di spicco nel panorama stilistico mondiale.
Oltre a fare lo stilista, Legerfeld era illustratore e artista, nonché un'importante icona pop.
Il suo pensiero sempre in controtendenza
A Lagerfeld, nato nel 1933 ad Amburgo, non importava essere allineato alla massa. Non amava seguire le tendenze del momento ma, come ricordano tutti i suoi colleghi, si doveva sempre fare a modo suo. Nella sua onoratissima carriera ha ricevuto tante critiche, ma il suo successo è stato davvero senza precedenti. "Volete essere noiosi? Basta essere politically correct", questo era in sintesi il suo pensiero. Lagerfeld nacque da una normale famiglia tedesca, suo padre era un imprenditore nel settore dei prodotti caseari, mentre sua madre lavorava come commessa in un negozio della capitale, Berlino.
Quando aveva 14 anni si trasferì a Parigi per studiare arte e disegno, materie in cui si distingue da subito. Ed infatti, già nel 1954, vince il suo primo premio, ovvero il neonato, all'epoca, Woolmark Prize. Da qui la sua carriera decolla, fa da assistente a Pierre Balmain, altra figura importante del mondo della moda, che creò l'omonima azienda.
Non si fermava mai
A Lagerfeld importava relativamente del successo che riusciva ad avere. Per lui era necessario non fermarsi mai, studiare sempre cose nuove. A Parigi è famosa la sua abitazione, qui infatti vi è una grande biblioteca, fortemente voluta dallo stilista. Ma non c'erano solo moda e cultura nella sua vita, amava anche il cibo, specialmente lo junk food, di cui andava ghiotto.
Nel 2001 si sottopose ad una dieta ferrea, con la quale perse 45 chili.
Nello stesso anno, la nota maison H&M, gli affida la prima collezione da lui firmata. Un successo epocale quello di Lagerfeld, che va sicuramente al di la della sua fama di uomo di moda. Il suo carattere era unico. E poi, come non dimenticare il grande del suo fidato animale, Choupette, un bellissimo esemplare di gatto birmano. La stessa, diverse volte, ha fatto da sfondo ai suoi editoriali. Il mondo della moda perde sicuramente una figura di riferimenti per l'intero settore.