Lo stilista, fotografo, artista, illustratore Karl Lagerfeld, direttore creativo della maison Chanel, è morto questa mattina all'ospedale di Neuilly-sur-Seine, alle porte di Parigi, dove era ricoverato da ieri. Aveva 85 anni.
Nelle ultime settimane rimbalzavano notizie sulle sue precarie condizioni di salute: fin dall'ultima sfilata a Parigi, il 22 gennaio, che presentava una collezione ispirata il XVIII secolo. A sorpresa, per il tradizionale saluto alla fine dello show, infatti il "Kaiser" non era apparso al fianco della modella Vittoria Ceretti, ma vi era Virginie Viard, suo braccio destro.
Più tardi, in un comunicato, la maison aveva reso noto che lo stilista "si sentiva stanco" e aveva delegato l'onere dei saluti alla sua collaboratrice.
Cenni biografici su Karl Lagerfeld
Si dice che siano in pochi ad aver visto i suoi occhi, perennemente nascosti sotto occhiali da sole grandi e scuri. Erano la sua divisa, insieme alle camice a collo altissimo, ai suoi capelli bianchi sempre legati in un codino e ai mezzi guanti in pelle nera.
Nato ad Amburgo nel 1933 da Otto Lagerfeld, industriale di successo nel commercio del latte condensato e da Elizabeth Bahlmann, commerciante di lingerie femminile, Karl Lagerfeld muove i primi passi nel mondo della Moda cominciando a lavorare nell’atelier di Pierre Balmain, già affermato couturier nel panorama parigino.
Lì rimarrà per 3 anni fino all'apertura del suo primo negozio a Parigi grazie alle disponibilità economiche della famiglia. Nasce così, nel 1980, la sua etichetta di moda e profumeria che chiamerà semplicemente Lagerfeld.
Arriverà da Chanel solo nel 1982, più di 11 anni dopo la morte di Mademoiselle Coco. Chiamato da Alain Wertheimer, presidente di Chanel, si occupa prima dell’haute couture e successivamente del prêt-à-porter e degli accessori della griffe fino a diventare la mente creativa che farà della maison un vero status symbol.
In particolare Lagerfeld plasma Chanel accompagnandola nella modernità, attualizzando le linee e le forme rivoluzionarie pensate da Coco e decifrando a suo modo quel linguaggio che parlava alle donne dinamiche e indipendenti e quei codici di stile inventati da Mademoiselle. I tailleur bouclé si accorciano, le giacche inseguono un nuovo minimalismo, la borsa 2.55 con catena si arricchisce di nuovi elementi fino a diventare uno degli oggetti più bramati dalle fashion victim.
Fondamentale il suo ruolo anche nella maison Fendi, per la quale ha disegnato collezioni di pellicceria e prêt-à-porter. Karl Lagerfeld ha offerto la sua creatività visionaria a numerosi altri brand, dal lusso al fast fashion. Fra essi una limited edition di orologi Rolex, una collaborazione con Hogan per cui firma scarpe, abbigliamento e accessori, una capsule collection di jeans Diesel, persino i mobili di Cassina, fino ad arrivare alle linee in edizione limitata per il colosso del fast fashion H&M e Melissa.