Un esperimento della Nasa ha permesso di ricreare in laboratorio le stesse condizioni del mare primordiale, che portarono alla nascita della vita. Gli scienziati, dunque, pur non potendo ancora creare una cellula, sono riusciti a sintetizzare i mattoni fondamentali dell'esistenza (aminoacidi, proteine, ecc). Questa ricerca è un passo avanti fondamentale nella comprensione della vita e della sua ricerca anche su mondi lontani.

Le 'origini della vita' ricreate in laboratorio

Un nuovo studio, condotto dagli astrobiologi presso il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, ha permesso di ricreare le stesse condizioni di partenza che portarono alla nascita della vita sulla Terra nelle bocche idrotermali sul fondo dell'oceano.

Laurie Barge e il suo team sono stati in grado di ricreare il fondale marino preistorico ottenendo le stesse miscele presenti nell'oceano primordiale, con acqua, minerali, ammoniaca e piruvato, sostanze che si trovano generalmente vicino alle bocche idrotermali. La miscela è stata scaldata a 158 gradi Fahrenheit, l'ossigeno è stato rimosso (perché al tempo era ancora scarsamente presente sulla Terra) e hanno infine aggiunto idrossido di ferro, o "ruggine verde" (al tempo invece molto comune). La ruggine verde ha reagito con le tracce di ossigeno rimaste, che ha prodotto così amminoacido alanina e alfa idrossiacido. I ricercatori sostengono che questi elementi si combinarono per creare ulteriori molecole complesse.

Lo studio è stato pubblicato in Proceedings of the National Academy of Sciences

Barge, il principale ricercatore del progetto ha dichiarato: "Indagare sul modo in cui l'atmosfera, l'oceano e i minerali abbiano degli effetti sull'evoluzione della vita, potrà aiutarci a capire la probabilità che lo stesso fenomeno si sia verificato su un altro pianeta."

La possibilità che gli stessi eventi si verifichino su mondi alieni

In questo modo si sarebbe dimostrato che in condizioni geologiche simili alla Terra antica, e forse anche su altri pianeti, è possibile sintetizzare amminoacidi e alfa idrossiacidi da una semplice reazione chimica che può verificarsi sul fondo marino.

"Non esistono ancora prove concrete dell'esistenza di vita altrove", ha quindi affermato Barge. "Ma comprendere le condizioni necessarie per la sua origine potrà farci restringere i luoghi in cui pensiamo che essa possa esistere". Basti pensare, infatti, che nel 2018 i ricercatori hanno scoperto che la luna di Saturno, Encelado, presenta già tutti i "mattoni per la vita". Infatti molecole organiche complesse, simili a quelle sintetizzate in questo esperimento, sono state trovate sul satellite.