Si è dovuta arrendere al suo terribile tumore a soli dieci anni, ma non prima di passare i suoi ultimi undici mesi di vita totalmente in agonia, passando giornate di sofferenze e di atroci dolori. Questa è stata la vita della piccola Iolanda Deda, di Padova, che nei giorni scorsi si è spenta in un letto d'ospedale. Il terribile male alla testa che l'affiggeva da marzo scorso, infatti, alla fine ha avuto la meglio su di lei.

Adesso, secondo quanto riferisce il quotidiano Il Mattino, dopo la sua precoce scomparsa, la mamma si è sfogata e ha spiegato di non voler celebrare i funerali per sua figlia: 'Io non credo più: ho visto mia figlia soffrire troppo'. Come biasimarla d'altronde, di fronte ad un dolore così grande come quello della perdita della propria bambina.

Padova: perde la figlia di soli dieci anni per un tumore e si rifiuta di svolgere i funerali

All'interno dell'abitazione di famiglia, infatti, sono ancora presenti l'albero di Natale e le decorazioni natalizie, perché dal 25 dicembre, la giovane mamma Nike è stata assieme a sua figlia non lasciandola praticamente mai.

Tutto questo però non è servito, e per questa ragione ha spiegato di non volere alcun funerale per sua figlia e che vedere la propria figlia gridare dai dolori lancinanti è qualcosa che non augurerebbe veramente a nessuno. L'unica consolazione, per lei, è che la piccola ha smesso di soffrire. La scoperta del tumore è avvenuta nel mese di marzo 2018. Se prima si pensava ad un semplice torcicollo, infatti, successivamente i sintomi sono cambiati: fastidi agli occhi, perdite di equilibrio e una crisi improvvisa mentre si trovava a scuola.

Da lì si è arrivati purtroppo alla scoperta del tumore: un cancro molto aggressivo che fin da subito aveva fatto capire che le sarebbe rimasto poco tempo da vivere.

La madre ha spiegato come non abbia mai smesso di sperare in un miracolo, che purtroppo non si è verificato. Grazie alla terapia effettuata in ospedale, la piccola Iolanda era tornata anche ad andare a scuola e negli ultimi mesi della sua breve vita sembrava che la massa si fosse ridotta. Poco dopo però è sopraggiunto un peggioramento che l'ha portata a perdere l'utilizzo di voce e gambe, l'incapacità nel nutrirsi autonomamente. Dal giorno di Natale in poi, infine, la situazione è andata via via degenerando fino ad arrivare alla tragica morte. 'Adesso devo pensare agli altri due miei figli, anche se metà del mio cuore resterà lassù insieme a Iolanda', così ha concluso il suo discorso la madre della piccola.