E' una vicenda alquanto paradossale quella che si sta verificando in Puglia, dove negli scorsi mesi si è tenuto il concorsone per aspiranti guide turistiche. Molti ragazzi e non solo ce l'hanno fatta, ma ad oggi, tutti quanti, stiamo parlando di più di mille persone, non hanno il tesserino che li riconosce come guide effettive. Le prove si sono tenute tra il 7 e il 10 maggio scorso a Bari, precisamente al Palaflorio.

Nelle scorse ore il motivo di questo ritardo sembra essere venuto fuori, con un durissimo j'accuse della responsabile Formez, la dottoressa Anna Teresa Imbriano. Tale istituto si occupa di assistenza, studi e formazione per l'ammodernamento della Pubblica Amministrazione, il quale opera proprio con la Regione Puglia. E' stata una guida turistica che ha partecipato al concorso, a scrivere alla responsabile, la quale ha spiegato nel dettaglio alla giovane tutti i problemi che si stanno affrontando. La ragazza ha poi pubblicato il post su Facebook, nel gruppo Esame Guida/Accompagnatore Turistico Puglia.

Formez: 'Abbiamo necessità di chiudere quanto prima'

Imbriano ha risposto in maniera precisa e puntuale alle richieste che gli sono state avanzate, il quadro che emerge dalle sue parole è quanto mai triste. La stessa inizia con il dire che durante la procedura di rilascio dei tesserini "tutto quello che poteva succedere è successo". I regolamenti interni dell'istituto Formez infatti, come informa la stessa responsabile, si basano sulla vigente legislazione in materia di appalti pubblici e forniture di servizi. La società è infatti tenuta ad una serie di adempimenti burocratici, anche per incarichi che non hanno cifre elevate, in questo caso si parlerebbe di circa 5000 euro. In un primo momento la Imbriano si è rivolta, almeno questo si apprende dal post pubblicato sui social, al Mepa, ovvero al Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione, individuando circa 60 stamperie.

Alcune di queste non forniscono il servizio stampa di tessere di riconoscimento, che hanno ovviamente bisogno di materiali piuttosto particolari. A questo punto sarebbe stata la responsabile stessa a contattare altre società trovandone alcune disposte a stampare il tutto in tempi celeri, ma alcune non sono iscritte al Mepa. "Mi confessano: non ci conviene perché le pubbliche amministrazioni non pagano!" - questa sarebbe stata la risposta data alla dottoressa Imbriano.

La beffa: società non in regola con contribuiti Inail

Nonostante tutti i problemi avuti, nello stesso post che riporta lo sfogo della Imbriano, si legge che è stata quindi selezionata la stamperia che ha proposto il miglior preventivo.

A questo punto Formez ha richiesto alla stessa società il Durc, il Documento di Regolarità Contabile, questo prima di affidargli l'incarico. E qui la beffa, perché la stessa società incaricata non sarebbe in regola con i contributi Inail. E' qui la responsabile è davvero rammaricata e frustata e confessa: "Non posso permettermelo, perché voi dovete lavorare". Difatti, senza un tesserino che riconosca le persone come "guide turistiche", è impossibile esercitare la professione, come da normativa vigente. Un clamoroso ritardo quindi che si sta inevitabilmente ritorcendo contro chi ha vinto il concorso.

Per lavorare basterebbe la delibera, ma alcuni enti non riconoscono le guide

Precisiamo un particolare importante: è vero che non si può fare la guida turistica senza tesserino, ma è anche vero che tutti i ragazzi hanno egregiamente superato l'esame.

E' lo stesso Formez a riferire che le guide possono anche operare senza il tesserino, poiché basta la determina emanata dalla Regione Puglia. Ma proprio qui si presenterebbe un altro problema: sostanzialmente molti enti non riconoscono le guide senza l'apposito sigillo di riconoscimento. "Aggiungo che per lavorare basta già la delibera pubblicata dalla Regione. Che poi – ho sentito da alcuni di voi – che alcuni enti vi fanno comunque problemi ..beh, questo è il solito modo di fare all’italiana in cui ognuno sembra fare come vuole.." - chiude così il suo durissimo sfogo la dottoressa Imbriano. Sicuramente nelle prossime settimane ci potrebbero essere aggiornamenti su questa spiacevole vicenda, che ha coinvolto sia la Pubblica Amministrazione che tutti i giovani che restano in attesa di poter esercitare la professione senza intoppi.