L’ex governatore della Lombardia, Roberto Formigoni è stato condannato dalla Corte di Cassazione a 5 anni e 10 mesi. Formigoni era imputato nel contesto del processo Maugeri-San Raffaele ed era stato condannato a sette anni e mezzo con l’interdizione per tutta la vita dai pubblici uffici, quindi il massimo della pena. In Cassazione la pena ha beneficiato di un leggero sconto per prescrizione.

Le sentenze definitive

Alla sbarra per il crac delle fondazioni Maugeri e San Raffele, per Formigoni adesso si schiuderanno le porte del carcere. Il verdetto della Cassazione è arrivato dopo circa tre ore di camera di consiglio. Il procuratore generale Luigi Birritteri aveva chiesto per lui la conferma della condanna a 7 anni e mezzo, pena che è stata confermata a tutti gli effetti, a parte lo sconto dovuto agli effetti della prescrizione. La Suprema Corte ha inoltre rigettato i ricorsi di altre due persone coinvolte nella vicenda: l'ex manager della Maugeri, Costantino Passerino, e l'imprenditore Carlo Farina per i quali sono state confermate le condanne a, rispettivamente, 7 anni e 7 mesi e 3 anni e 4 mesi.

Inammissibile, infine, il ricorso di Carla Vites che era già stata assolta ed aveva impugnato la sentenza per avere un proscioglimento più ampio.

La legge 'Spazza-corrotti'

Il motivi per il quale l'ex governatore lombardo va in carcere è legato alla recente legge voluta dal Movimento 5 stelle, il famoso “Spazza-corrotti”. Solamente in seguito, vista l'età (71 anni), Formigoni potrà richiedere la detenzione domiciliare poiché il reato di cui è accusato, quello di corruzione, non contempla misure restrittive differenti dal carcere.

L'inchiesta tra il 1997 e il 2011

Roberto Formigoni, tra il 1997 e il 2011, avrebbe dunque avvantaggiato l’ospedale San Raffaele di Milano e la Fondazione Maugeri di Pavia, attraverso delle delibere che avrebbero assicurato ai due organismi dei rimborsi di circa 200 milioni di euro.

L'imputato avrebbe poi ricevuto in cambio "utilità" milionarie, esattamente di oltre 6 milioni di euro, che includevano anche varie cene, regali e vacanze lussuose in ville o yacht. Per sovvenzionare queste “attività” sarebbero stati impiegati circa 61 milioni di euro di fondi neri, che sono stati presi irregolarmente dalle casse della Fondazione. Dalle accuse di corruzione e associazione a delinquere, Formigoni si è sempre dichiarato innocente, affermando che determinate "utilità" non erano altro che dei regali ricevuti da amici abbastanza benestanti.