Ieri lunedì 18 febbraio gli iscritti del Movimento 5 stelle hanno partecipato alla votazione online sulla piattaforma Rousseau. Lo strumento di partecipazione diretta ha confermato il notevole numero di cittadini votanti: in favore dell'immunità si sono espressi 30.948 utenti, mentre hanno detto di essere contrari altri 21.469 iscritti, che in percentuale sono rispettivamente il 59,05% contro il 40,95%. Al momento dell'annuncio dei risultati, sul blog dei 5 stelle, si è fatto notare il fatto che fosse la prima volta che tante persone, esattamente 52.417, votassero in una consultazione di una sola giornata.

L'associazione Rousseau, a dicembre scorso, aveva annunciato ufficialmente di aver superato la quota di 100 mila iscritti.

Gli utenti hanno deciso di salvare Matteo Salvini

Gli iscritti hanno dunque deciso di salvare Matteo Salvini dal processo sul caso Diciotti. Il vicepremier Luigi di Maio ha scoperto il risultato nel momento in cui era in corso l'assemblea congiunta di tutti i parlamentari. Logicamente l'esito del voto ha segnato una grande svolta per il Movimento 5 stelle, ma come ha annunciato Di Maio, anche se il Movimento e la sua base hanno scelto di salvare il governo, l'ultima parola spettava comunque alla giunta per le immunità del Senato, che si è riunita oggi 19 febbraio alle 13:30.

Matteo Salvini, intanto, ha ringraziato gli utenti per la fiducia e per il risultato ottenuto, ma ha dichiarato che non sarebbe rimasto "troppo deluso" se fosse accaduto il contrario e annuncia che sarebbe disposto ad affrontare qualsiasi tipo di votazione nei suoi confronti; poiché ha raccontato di essere molto tranquillo e di avere la coscienza a posto.

La giunta per le Immunità del senato riunita oggi 19 febbraio alle 13.30

La giunta per le Immunità del senato, riunita oggi 19 febbraio alle 13:30, ha deciso per il no alla richiesta del Tribunale dei ministri di Catania di processare il ministro Matteo Salvini. A favore della proposta di Maurizio Gasparri, di dire no all'autorizzazione, sarebbero stati in 16, contro altri 6 che invece erano contrari.

Alla fine delle votazioni si sono scatenate le prime polemiche del Pd, i cui esponenti urlavano la parola "Vergogna"; alla provocazione ha reagito il senatore del Movimento 5 stelle, Giarrusso, che ha risposto dicendo che lui non ha i genitori ai domiciliari, mimando contemporaneamente il gesto delle manette.

Di Maio tra non molto tempo annuncerà le quattro forze politiche europee con le quali verrà steso un accordo di programma; in attesa delle votazioni di fine maggio, che saranno determinanti per il Movimento 5 stelle.