"Diamo la cittadinanza a Rami senza girarci intorno". A dichiararlo, a sorpresa, è il vicepremier Luigi Di Maio. Il ministro del Lavoro, con un post su Facebook, ha spiegato che si augura che il "ragazzino eroe" (che ha sventato il piano criminale di Ousseynou Sy), possa ottenere al più presto la cittadinanza italiana. Anche il premier Giuseppe Conte si è detto d'accordo, mentre il ministro dell'Interno Matteo Salvini, più cauto, ha ribadito che prima è necessario effettuare tutti gli accertamenti del caso e che comunque non ha intenzione di "aprire" allo Ius Soli.
La richiesta di Rami
Rami Shehata, nato in Italia da genitori egiziani, compirà 14 anni il prossimo luglio. Qualche giorno fa, grazie alla sua prontezza ed al suo coraggio, è riuscito (aiutato dai suoi amici Adam e Ricky) a mettere in salvo 53 compagni di scuola in balia della follia criminale di Ousseynou Sy e a sventare una strage. L'autista 47enne di origine senegalese, infatti, mentre trasportava una scolaresca di Crema ha dirottato il bus lungo la Paullese e, a San Donato Milanese, gli ha dato fuoco.
Ieri, Rami e Adam (nato in Italia da genitori marocchini), hanno partecipato come ospiti alla trasmissione di Fabio Fazio "Che tempo che fa" e dopo aver ripercorso la loro rocambolesca avventura hanno ammesso che, da grandi, vorrebbero arruolarsi nell'Arma dei Carabinieri.
E, ancora una volta, davanti alle telecamere hanno manifestato il desiderio di ottenere la cittadinanza italiana.
Di Maio: "Confido in una rapida risoluzione"
Il governo, anche sulla questione dei "ragazzini-eroe senza cittadinanza" si è mostrato diviso. Nelle scorse ore, il vice premier grillino Luigi DI Maio ha improvvisamente "accelerato" e a mezzo Facebook ha fatto sapere di confidare in una rapida risoluzione che possa portare al conferimento della cittadinanza per meriti speciali. Il leader pentastellato, dopo aver riconosciuto il grande coraggio di Rami, ha spiegato di essersi attivato per fare in modo che la sua pratica arrivi il prima possibile al Consiglio dei Ministri. Di Maio ha anche precisato che il premier Giuseppe Conte si è già detto d'accordo e che esiste già una legge in proposito; poi ha concluso: "Diamo la cittadinanza a quel bambino.Non stiamo a girarci troppo intorno".
Di parere diverso, invece, il vice premier leghista. Matteo Salvini ha ammesso che, in casi eccezionali, si può concedere la cittadinanza italiana "prima del tempo", ma non ha intenzione di modificare la legge e, soprattutto, di aprire allo Ius Soli. Poi, ha aggiunto che concedere la cittadinanza italiana a Rami comporterebbe darla anche ai suoi famigliari. Prima di farlo, però, è necessario compiere "tutte le verifiche del caso".