Il surriscaldamento della Terra è un problema sempre più grave e ora le conseguenze non rimangono più solo nei calcoli degli scienziati, ma colpiscono sempre più le nostre vite. In questi giorni, in Alaska, le temperature risultano di 20 gradi superiori alle medie stagionali. In uno stato abituato a climi ben più rigidi in questo periodo, i problemi non sono pochi per uomini e animali. Ad esempio, le foche, abituate a partorire sul ghiaccio, si troveranno molto confuse dinanzi a uno scioglimento così anticipato. A detta degli esperti si stanno registrando temperature che di solito vengono raggiunte soltanto a maggio.
Alaska, 20 gradi sopra alla media: 'Sembra di essere a maggio'
I mutamenti climatici si fanno di giorno in giorno più allarmanti. Basti pensare al caldo da record che in questi giorni sta investendo l'Alaska, paese notoriamente molto più freddo. Eppure si stanno registrando temperature di oltre 20 gradi superiori alle medie di stagione. A denunciare il fatto, decisamente problematico per uomini e animali, è l'Alaska Center for Climate Assessment.
Per fare un esempio, nella cittadina di Barrow, che in questo periodo di solito ha una temperatura di meno 20 gradi, si sono raggiunti i meno uno. E non finirà qui, poiché per il weekend è già previsto un aumento ancor più elevato delle temperature. Inevitabile colpevole di questi eventi è il surriscaldamento globale.
A detta del climatologo Rick Thoman: "E' come se a marzo fossimo già a maggio".
Le gravi conseguenze del surriscaldamento
Un calore così elevato è un problema molto grave per un territorio come quello dell'Alaska. In questo periodo, infatti, di solito i fiumi sono ancora ghiacciati e vengono utilizzati come strade soprattutto per il trasporto delle merci.
Ora, però, che la temperatura ha raggiunto un simile livello, il ghiaccio sui fiumi si è fatto troppo sottile, oppure si è sciolto del tutto. Ciò non permette di utilizzare i corsi d'acqua come vie di passaggio, il che costringe tutti a mutare le proprie abitudini, e comporta anche inevitabili ritardi.
A questo si aggiungono anche gli inevitabili problemi ambientali.
Gli esperti, infatti, spiegano che un simile calore fuori stagione compromette particolarmente la salute degli orsi e delle foche. Soprattutto questi ultimi animali, infatti, sono abituati a partorire sul ghiaccio, e la mancanza di esso disturberà inevitabilmente il loro ciclo vitale, con conseguenze che potrebbero essere anche gravi.