Ci sono voluti sette mesi per arrestare cinque colpevoli di abusi sessuali e violenze. E' successo a Como la scorsa estate, un vero e proprio incubo quello vissuto da quattro ragazze comasche aggredite da un gruppo di cinque stranieri. Gli aguzzini, per poter abusare fisicamente di una delle ragazzine, hanno messo in scena una vera e propria trappola per attirarle all'interno dell'appartamento di uno di loro.

Como, branco di cinque giovani immigrati sequestra quattro adolescenti e ne violenta una

I cinque colpevoli, dei quali due minorenni, sono stati tratti in arresto per violenza sessuale di gruppo, lesioni personali, sequestro di persona e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo gli investigatori gli aguzzini avrebbero prima invitato le coetanee a casa e poi le avrebbero segregate per tre ore all'interno di una stanza. "Sono tutti cresciuti in famiglie non disagiate, di lavoratori e integrate" spiegano gli inquirenti. I fatti sono avvenuti il 14 luglio scorso, a Cantù (provincia di Como), all'interno dell'appartamento di famiglia di uno degli arrestati.

Il gruppo di tre albanesi e due marocchini avrebbe conosciuto le ragazze all'interno dell'ambiente scolastico, le belve prima dell'aggressione avrebbero anche cercato di stordire le ragazze con alcol e cannabis. Una volta entrate nell'appartamento, le adolescenti, hanno visto uno di loro chiudere la porta dell'appartamento a chiave. Le ragazze, spaventate, hanno subito chiesto di voler uscire ma i giovani le avrebbero minacciate dicendo: "Vi buttiamo giù dalla finestra" se avessero gridato chiedendo aiuto. Subito dopo tre di loro sono state portate in una stanza mentre l'altra, isolata dalle amiche, è stata portata altrove dove poi si è consumato la violenza. "Zitta tro..." le hanno urlato gli aguzzini, e quando lei ha provato a ribellarsi uno di loro l'ha bloccata e morsa per obbligarla a sottostare ai loro desideri.

Mentre quattro di loro la toccavano un altro filmava la scena.

L'arresto dei cinque aguzzini

Le indagini, coordinate dalla procura comasca insieme a quella dei minori di Milano, sono partite solo in seguito a una segnalazione arrivata ai carabinieri di Rebbio. Le manette ai polsi dei cinque giovani sono scattate quando gli agenti li hanno raggiunti in zona Canturino, provincia di Pavia. Al momento i tre maggiorenni sono stati trasferiti al carcere di Bassone di Como e a quello di Varese, mentre i due minorenni sono stati portati al Beccaria di Milano. L'ipotesi dei domiciliari, da entrambe le procure che hanno indagato, non è mai stata presa in considerazione.