A volte la realtà supera la fantasia, e questo sembra uno di quei casi. Il produttore della famosa Serie TV "Gomorra", Gaetano Di Vaio, ha denunciato suo fratello Antonio. Quest'ultimo da molto tempo maltrattava moglie e figli, e quando ha capito che tutti lo stavano abbandonando, ha minacciato di far esplodere la casa. Gli agenti del commissariato Scampia di Napoli lo hanno quindi arrestato ieri pomeriggio, al termine delle indagini e delle segnalazioni del fratello.

Produttore di 'Gomorra' fa arrestare il fratello

Antonio Di Vaio già da tempo aveva comportamenti molto duri verso la moglie e i tre figli.

Per porre fine a questa situazione complicata è quindi intervenuto suo fratello Gaetano Di Vaio. Quest'ultimo, però, non è una persona qualsiasi, poiché caso vuole che sia proprio il produttore cinematografico di "Gomorra La Serie", il che ha acceso i riflettori sulla vicenda.

Gaetano Di Vaio ha denunciato sia alla polizia che su Facebook il comportamento del fratello. Sono quindi intervenuti gli agenti del Commissariato Scampia di Napoli, alla cui testa c'è il dirigente Bruno Mandato, e hanno arrestato l'uomo con le accuse di maltrattamenti e condotta persecutoria.

Antonio Di Vaio aveva minacciato di far esplodere casa

Nella serata dell'8 maggio, Antonio Di Vaio, aveva minacciato di commettere un gesto estremo.

Dal momento, infatti, che la moglie e i tre figli si erano già allontanati da tempo, per evitare i suoi maltrattamenti e i suoi comportamenti violenti, l'uomo si è chiuso in casa, nel quartiere Chiaiano di Napoli. Ha quindi iniziato a minacciare di far esplodere l'intero palazzo tramite il gas, se nessuno gli avesse detto dove si trovava la sua famiglia.

In conseguenza di ciò, gli agenti hanno avviato delle indagini accurate, gestite dalla sezione "Fasce Deboli" della Procura di Napoli. Lo hanno quindi arrestato nel pomeriggio di ieri. Appena il giorno prima, intorno alla mezzanotte, il fratello Gaetano Di Vaio aveva pubblicato un post su Facebook in cui spiegava gli innumerevoli tentativi fatti per ricondurre alla ragione Antonio, vittima di eccessi e alcool.

Nel corso del tempo, spiega quindi il produttore di "Gomorra", gli sono state fatte molte proposte da moglie, figli, parenti e da lui stesso, ma l'uomo non ha mai accettato la possibilità di farsi aiutare. Moglie e figli erano quindi scappati, per mettersi al sicuro dalle sue violenze, dopo ben dieci anni di terrore.

Secondo alcune fonti in passato l'arrestato si era anche reso protagonista di un tentativo di entrare allo stadio San Paolo ubriaco e senza biglietto, e per questo aveva alla fine subito un daspo.