Grosso fermento aleggia intorno alla vita di Marco Carta in questi giorni. Il cantante, dopo il presunto furto di magliette in un negozio della Rinascente di Milano, è piombato in un vero e proprio incubo. Convinto della sua innocenza, il 34enne ha chiesto di essere processato con rito abbreviato, ovvero a porte chiuse e con sconto in caso di condanna.
Il Pubblico Ministero Nicola Rossato, però, titolare del fascicolo d'inchiesta, dopo aver acquisito le immagini della sorveglianza e numerose testimonianze, ha preso una decisione molto importante.
Infatti ha presentato ricorso in Cassazione contro la mancata convalida dell'arresto da parte del giudice Stefano Caramellino. Questi, a sua volta, aveva invece confermato il provvedimento di custodia cautelare nei confronti della donna che era in compagnia dell'artista sardo, ovvero la 53enne Fabiana Muscas.
Il pm Nicola Rossato pronto al ricorso in Cassazione contro il mancato arresto di Carta
Le cose, dunque, potrebbero non mettersi molto bene per Marco Carta. Dopo la diffusione alla fine di maggio della notizia riguardante il furto alla Rinascente, per il quale è stata giudicata responsabile la donna che in quel momento era con lui, per il cantante si è aperto un periodo estremamente complicato.
Il vincitore di Amici nel 2008 ha sempre gridato al mondo la sua innocenza, ma sembra che che non tutti credano alla sua versione dei fatti. Ricordiamo che il legale dell'artista cagliaritano depositerà l'istanza di rito abbreviato, basata fondamentalmente sull'acquisizione delle immagini delle telecamere dell'esercizio commerciale milanese, il 20 settembre, giorno in cui si terrà la prima udienza.
In queste settimane, però, il pubblico ministero che si sta occupando del caso ha raccolto ulteriori testimonianze soprattutto da parte dei dipendenti della Rinascente di Milano. Dopo aver acquisito queste ulteriori prove, Nicola Rossato sarebbe pronto ad andare ben più in fondo alla vicenda.
La dinamica del furto e l'udienza in Cassazione prevista per il 6 novembre
Secondo il pm, nel furto non sarebbe coinvolta soltanto la 53enne Fabiana Muscas, ma anche il cantante. Come riporta l'Ansa, sembra che in seguito alla raccolta di nuove testimonianze e all'acquisizione dei filmati della videosorveglianza, sia stata rafforzata l'ipotesi accusatoria nei confronti del vincitore di Sanremo 2009.
Di conseguenza, Rossato ha presentato ricorso in Cassazione contro la precedente mancata convalida dell'arresto nei confronti del cantante. In tal caso l'udienza è stata fissata per il 6 novembre.
Ricordiamo che il cantante è indagato per furto aggravato in concorso di sei magliette del valore di 1.200 euro, avvenuto nel negozio Rinascente di Milano. A differenza del cantante sardo, è stato convalidato l'arresto per Fabiana Muscas.