Il corpo di un neonato è stato ritrovato nel pomeriggio di ieri, 16 settembre, in provincia di Bolzano, in una scarpata: aveva ancora il cordone ombelicale e si trovava sotto a un cespuglio. La testa del bambino era avvolta in un panno che gli era stato legato diverse volte intorno al collo.

Ritrovato vicino Merano il corpo di un neonato in una scarpata: forse strangolato

Il tragico ritrovamento è accaduto a Lana di Sopra, nei pressi di Merano. Il corpicino è stato notato da alcuni turisti, nascosto in mezzo a un cespuglio, intorno alle 16:30 di ieri, 16 settembre.

Nelle vicinanze della trattoria Glögglkeller, zona molto frequentata in questo periodo dai turisti, due escursionisti sono stati protagonisti della triste scoperta. Aiutati da un contadino che si trovava nei paraggi, i due hanno allertato le Forze dell'Ordine e la Croce Bianca, ma al loro arrivo si è solo potuto verificare che il piccolo era già morto da diverse ore. Si tratterebbe di un maschietto, di carnagione chiara e che, secondo quanto riportato dal quotidiano Dolomiten, sarebbe stato strangolato con l'utilizzo di un panno che poi è stato avvolto intorno alla testolina.

La procura di Bolzano ha ordinato l'autopsia sul corpo del neonato per fare chiarezza sulla faccenda e le indagini dei Carabinieri proseguono per reperire indizi e testimonianze utili alla risoluzione del caso.

Per il momento gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sull'inchiesta.

Ieri un altro tragico ritrovamento ha riguardato la morte di un altro bambino a Solopaca (Benevento)

La triste notizia di oggi arriva all'indomani di un'altra tragedia che si è consumata in provincia di Benevento: a Solopaca, sulla strada di Telesina, un bimbo di 4 mesi è stato ritrovato morto in un dirupo.

Dalle prime ricostruzioni degli inquirenti, si sospetta che sua madre abbia simulato un indicente stradale per gettarlo nella scarpata, poi lo avrebbe raggiunto per finirlo colpendolo con un bastone di legno o una pietra. La donna, affetta da disabilità, è stata arrestata e rinchiusa in carcere a Benevento. La trentaquattrenne, al momento dell'interrogatorio si è avvalsa della facoltà di non rispondere, non fornendo alcuna spiegazione al suo comportamento.

Il bambino era nato dal rapporto tra la trentaquattrenne e il suo compagno con il quale conviveva a Quadrelle, in provincia di Avellino. È stato proprio l'uomo a lanciare l'allarme della scomparsa della donna e del figlio ai Carabinieri. Gli inquirenti stanno andando avanti con le indagini per comprendere quale motivo possa aver spinto la donna, al momento accusata di omicidio volontario, a commettere un gesto così atroce.