Avevano così tanti clienti, pronti a contattarli, che anche durante l’arresto i loro cellulari non hanno smesso un attimo di squillare. Due uomini sono stati portati in galera al termine di un’operazione che ha permesso ai poliziotti del commissariato Centro di Milano di sequestrare una nuova droga, ancora poco conosciuta in Italia. Si tratta della 2CB, meglio nota come “cocaina rosa” per il caratteristico colore: ormai anche lo spaccio segue delle proprie regole di marketing che hanno portato nel tempo alla ricerca di sostanze stupefacenti sempre nuove che possano soddisfare specifiche tipologie di destinatari.

Dato il costo della 2CB – con 20 grammi che possono arrivare anche a 45mila euro – è chiaro come i consumatori siano da ricercarsi tra i professionisti ed i rampolli delle famiglie più abbienti della città.

Sembra che questo stupefacente abbia avuto una certa diffusione nel capoluogo lombardo in concomitanza con la Settimana della Moda.

La ‘cocaina rosa’: una nuova droga destinata ai giovani più danarosi

Gli agenti hanno fermato un incensurato italiano di 36 anni ed un brasiliano 33enne, che invece ha diversi precedenti legati allo spaccio, oltre ad un ordine di cattura per 11 mesi di reclusione ancora da scontare, che pende sulla sua testa da tre anni.

Inoltre i poliziotti hanno effettuato uno dei primi sequestri in assoluto di questa droga: la 2CB è una sostanza stupefacente di origine chimica, che quindi non ha nulla a che fare con la cocaina, nonostante il nome con cui è conosciuta. È stata creata nei laboratori dei grandi trafficanti in Sudamerica e da lì, attraverso la Spagna, è giunta in Italia. Come detto, ha un mercato limitato, ma molto ambito, perché composto da gente che riesce a spendere 400 euro per una dose di 0,15 grammi. Come spesso accade, gli effetti di questo allucinogeno possono essere “devastanti”, visto lo stato di notevole alterazione che provoca in chi ne fa uso, come ad esempio i più giovani, durante le feste in discoteca.

La ‘boutique della droga’ nell’abitazione a Lambrate

L’inchiesta è partita proprio dopo diverse segnalazioni di risse, aggressioni o semplici malori in alcuni locali del centro di Milano, nelle zone più frequentate dai ragazzi, come le colonne di San Lorenzo o i dintorni del Parco Sempione. Attraverso il lavoro investigativo, gli agenti sono arrivati nell’appartamento di Lambrate dove vivevano gli arrestati. In quell’abitazione i due avevano creato una specie di ‘boutique della droga’, come conferma la varietà delle sostanze lì sequestrate.

I poliziotti non hanno trovato solamente 18 grammi di “cocaina rosa”, ma anche 227 grammi di marijuana, 40 grammi di hashish, 314 pasticche arancioni fluorescenti di ecstasy, 120 dosi di ketamina, 88 grammi di cristalli di Mdma ed otto grammi di cocaina.

Oltre a questo quantitativo di droga in grado di soddisfare tipologie di consumatori con differenti disponibilità economiche, sono stati rinvenuti anche tremila euro in contanti ed una pistola scacciacani con 45 munizioni. Per ottenere le sostanze bastava contattare telefonicamente uno dei due spacciatori che poi fissava un appuntamento per la consegna, la quale di solito avveniva proprio in quella casa.