Per il momento non emerge nessun dettaglio che possa far pensare alla malattia mentale, afferma il gip di Trieste, procedendo a disporre l'arresto di Alejandro Meran per omicidio plurimo aggravato da premeditazione, e tentato omicidio. La sua freddezza e la notevole capacità di maneggiare le armi inducono a pensare piuttosto ad una strategia preparata e pensata, dal momento in cui ha chiesto di andare in bagno, fino a quando è riuscito ad estrarre la pistola dalla fondina per sparare ben 23 colpi, dei quali 9 raggiungono i due sfortunati poliziotti, disarmati già dalla situazione stessa, perché mai e poi mai avrebbero sospettato una reazione del genere da parte di una persona che sembrava tranquilla e disposta a costituirsi.

Nell'aria non c'era nessun sentore di pericolo, lo stesso aggressore aveva citofonato suo fratello Carlysle in preda ad una forte agitazione, dovuta al fatto che aveva rubato un motorino; il fratello lo aveva quindi convinto a costituirsi, anche su pressione della madre, aveva chiamato la polizia ed atteso l'arrivo degli agenti insieme a suo fratello. Entrambi erano poi saliti in macchina con gli agenti per andare in Centrale a preparare la deposizione necessaria. Nessuno avrebbe immaginato cosa stava per accadere di lì a pochi minuti.

Assassinati dalla lucida follia di Alejandro

Una lucida follia, altro che schizofrenia, questo sembra emergere dal comportamento dell'assassino, che ha dimostrato 'dimestichezza con l'uso delle delle armi e notevoli capacità di reazione immediata', riuscendo a prevalere su Matteo e Pierluigi, i due poliziotti, i quali erano amici e colleghi, molto preparati, ben allenati, fisicamente prestanti.

Non avevano potuto ammanettare l'aggressore, perché adesso è vietato mettere le manette ad un sospettato, ricordiamo infatti troppo bene lo scandalo scatenato dalla fotografia del giovane americano ammanettato, già colpevole di omicidio dell'agente Cerciello a Roma. Le caratteristiche della schizofrenia non si ravvisano in un individuo che sfila la pistola ad un agente, Pierluigi, verosimilmente di spalle, e che immediatamente lo colpisce in tre punti diversi del corpo senza dargli nessuna possibilità di reagire; quando il secondo agente, Matteo, si accorge dell'accaduto ed interviene, spara subito anche a lui altri sei colpi.

Questa si chiama lucidità, o meglio ancora, lucida follia.

I poliziotti colleghi ed amici in un video sui social

Un video postato su Facebook, che sta diventando virale su tutti i social, ritrae i due poliziotti Matteo e Pierluigi, mentre si apprestano ad affrontare una notte di servizio, e rassicurano le persone, perché ci sono loro, 'i figli delle stelle'.

Matteo Salvini, nel programma Tv con Paolo Del Debbio ha dichiarato: "Onore a questi ragazzi, non ci dimentichiamo di loro fra dieci giorni, diamo ai colleghi gli strumenti giusti e stiamo sempre dalla loro parte."