Allarme pedofilia in una Scuola elementare di Modena. Nei giorni scorsi, Concetta Ponticelli, preside dell’istituto cittadino, dopo la segnalazione di un papà, ha invitato i genitori degli alunni a vigilare sui propri figli: "Attenzione - ha spiegato - un bambino è stato contattato da un pedofilo sull'app Tik Tok". Nelle scorse ore, i carabinieri, hanno fermato un uomo con l'accusa di adescamento di minori.

La denuncia del papà

Un bimbo di 9 anni, iscritto alla quarta elementare della scuola Papa Giovanni XXIII di Via Roald Amundsen, 70 (quartiere Madonnina) sarebbe stato contattato da un presunto pedofilo sul social TikTok (app molto utilizzata dai giovanissimi). A lanciare l'allarme è stato proprio il padre del piccolo che, controllando lo smartphone del ragazzino, si è accorto che da qualche giorno, una persona adulta, gli inviava messaggi inequivocabili in chat: "Sei il mio fratellino - gli scriveva l'uomo - ti voglio bene e mi piacerebbe essere il tuo papà virtuale’.

Il genitore, allarmato, ha subito sequestrato il telefono al figlio e lo ha portato ai carabinieri.

"Questo individuo – ha spiegato – faceva anche delle videochiamate invitando il piccolo a mettersi sotto le coperte per parlare". "Inoltre - ha aggiunto - per non farsi scoprire, ha cambiato l'immagine di profilo e ha inserito quella di un bambino": Le forze dell'ordine, dopo la denuncia, si sono messe subito al lavoro e, nel giro di pochi giorni, sono riuscite a risalire all'identità del presunto pedofilo che, per quattro giorni di seguito, ha inviato messaggi al piccolo; si tratterebbe di un italiano di mezza età, residente fuori Modena. Gli inquirenti lo hanno indagato per adescamento di minore attraverso la rete internet. Dalle indagini, è apparsa evidente la volontà di circuire il bambino (gli avrebbe addirittura mandato delle foto).

Nelle prossime ore, la notizia di reato finirà sul tavolo della Procura distrettuale di Bologna (specializzata in reati informatici).

L'allarme della preside

Il papà del bambino adescato ha voluto rendere nota la vicenda per esortare gli altri genitori a prestare attenzione ai contatti social dei propri figli e per evitare che anche altri ragazzini cadano nella rete di qualche malintenzionato. Così, ha subito informato le maestre e la dirigente scolastica del Comprensivo 1 di Modena ha sentito il dovere d'intervenire.

La professoressa Concetta Ponticelli, con una circolare, ha voluto informare i genitori degli alunni dell'accaduto e li ha messi in guardia dai pericoli che possono comportare app e giochi online.

Benedetta Fiorini, deputata emiliana di Forza Italia, ha commentato l'accaduto spiegando che, a volte, i controlli dei genitori, pur essendo necessari, possono non bastare: "Bisogna risolvere il problema alla fonte", ha concluso la parlamentare impegnandosi a chiedere al Ministero ulteriori interventi per tutelare i minori.