Beneficiava del reddito di cittadinanza e per arrotondare spacciava eroina. Antonello Puggioni, 48 anni, originario di Guspini, è stato arrestato la scorsa sera dai Carabinieri della Stazione di Gonnosfanadiga, con la pesante accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, durante un normale controllo ad un posto di blocco lungo la strada che porta al paese, l’hanno trovato in possesso di 10 fiale di metadone e 330 euro in banconote di piccolo taglio che, secondo i Carabinieri, avrebbe guadagnato vendendo la droga. La successiva perquisizione effettuata dai militari nell’abitazione dell’uomo, ha consentito di recuperare altre 13 fiale di metadone.

Ma anche due grammi di eroina, due bilancini di precisione per pesare la droga e tutto il materiale occorrente per il confezionamento della sostanza stupefacente. Non solo, nel cortile esterno dell’abitazione i Carabinieri hanno anche recuperato una pistola scacciacani alla quale era stato tolto il tappo rosso. E nel balcone della casa, all’interno di un tubo di plastica, gli investigatori hanno trovato 60 euro arrotolati, sempre in banconote di piccolo taglio. L’uomo, a questo punto e dopo tutti i controlli di rito, è stato costretto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida che si terrà in un’aula del tribunale di Cagliari.

Fermato ad un posto di blocco

La scorsa sera i militari della Stazione di Gonnosfanadiga era impegnati in un posto di blocco in via Nazionale, la strada principale del paese.

Quando hanno fermato un’auto alla cui guida c’era Antonello Puggioni: era in compagnia di due ragazze. Alla vista dei militari però l’atteggiamento dell’uomo è cambiato improvvisamente. Manifestava infatti un evidente nervosismo e sembrava proprio avesse qualcosa da nascondere. I Carabinieri hanno chiesto a tutti i documenti e poi sono iniziati i controlli.

Nel mentre che i militari effettuavano tutte le operazioni di rito, l’uomo è sceso dalla sua auto e ha detto ai Carabinieri di avere fretta: insomma aveva urgenza di andare via. Un atteggiamento che ha insospettito sempre di più i militari che hanno voluto effettuare ulteriori controlli. Sono infatti scattate le perquisizioni personali (le due donne sono risultate completamente estranee ai reati commessi dal loro compagno di viaggio), e dai controlli sono appunto saltate fuori le dieci fiale di metadone e i 330 euro in contanti.

A quel punto i Carabinieri hanno voluto vederci chiaro e hanno deciso di andare a controllare l’abitazione dell’uomo, volto già conosciuto dalle forze dell’ordine.

La perquisizione domiciliare

Gli investigatori dei Carabinieri avevano già capito tutto. All’interno dell’abitazione di Antonello Puggioni hanno infatti avuto la conferma dei loro sospetti. L’uomo infatti nella sua casa nascondeva altra droga (13 fiale di metadone e due grammi di eroina), oltre che altro denaro in banconote di piccolo taglio. Ma quello che più ha sorpreso i Carabinieri è stato il ritrovamento di una pistola scacciacani, alla quale era stato tolto il tappo rosso di sicurezza. Per questo motivo le indagini sono ancora in corso e, considerando i precedenti dell’uomo, i militari vogliono capire infatti se l’arma possa essere stata utilizzata di recente in fatti delittuosi accaduti in quella zona.