La vicenda della villa di Cogne sembra essere giunta ad una conclusione. In seguito alla richiesta dell'avvocato Carlo Taormina, il pignoramento della casa di proprietà della Franzoni è stato dichiarato inefficace a causa dell'assenza di una presentazione di istanza di vendita. Il legale di Annamaria Franzoni ha affermato che non ci saranno più udienze su questa procedura.

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La villa di Cogne non è pignorabile: procedura inefficace, resta ad Annamaria Franzoni

Cogne continua a riempire le pagine dei giornali, nonostante dalla strage siano passati diciassette anni. Questa volta l'azione legale è stata portata avanti dall'avvocato Taormina, ex avvocato di Annamaria Franzoni nel corso nelle prime fasi processuali riguardanti il delitto di Cogne. La donna è accusata di non aver pagato la parcella del suo avvocato che ad oggi ammonterebbe a una cifra superiore a 400 mila euro, considerando l'Iva, gli interessi e la cassa previdenza avvocati. Ad Annamaria Franzoni è stato notificato il pignoramento della villa di Cogne il 22 ottobre scorso, ma, secondo quanto riportato dall'Ansa, Taormina non avrebbe chiesto nessuna messa in vendita dell'immobile. La mancata azione, che andrebbe fatta entro 45 giorni dalla notifica di pignoramento, ha causato l'inefficacia del pignoramento della casa.

Annamaria Franzoni è stata al centro dell'attenzione mediatica per il tragico caso di cui è stata protagonista nel 2002. La donna è stata dichiarata l'unica colpevole della morte di suo figlio Samuele Lorenzi, che fu ucciso proprio nella villa contesa oggi. Il caso Cogne è stato uno dei primi a portare in televisione una storia di Cronaca Nera con un seguito così importante. L'intera società italiana si è sentita toccata dal caso di cronaca che coinvolgeva una famiglia come tante, fino al momento della tragedia. I colpevolisti e gli innocentisti hanno riempito i salotti televisivi coinvolgendo il pubblico con i possibili risvolti della vicenda.

L'avvocato Taormina non ha diritto alla casa

La villetta, teatro della tragedia, è stata oggetto di perizie e discussioni che hanno fatto della strage di Cogne una delle pagine più dure della storia della cronaca italiana.

Annamaria Franzoni ha scontato appena 16 anni di reclusione, ridotti successivamente a meno di 11 grazie all'indulto e ai giorni di liberazione anticipata. La donna si è sempre dichiarata innocente e continua a sostenere la sua posizione anche oggi.

Adesso Annamaria Franzoni vive con il marito Stefano ed il figlio più piccolo sull'Appennino bolognese ed ha voluto ricominciare la sua vita il più lontano possibile dal clamore mediatico. La villetta di Cogne, ormai disabitata, non sarà messa in vendita così come era stato dichiarato in un primo momento, ma resterà di proprietà della famiglia Franzoni.