Il mondo negli ultimi mesi sta combattendo contro il Coronavirus che si sta diffondendo a macchia d'olio. Il primo caso è avvenuto in Cina lo scorso dicembre, in pochi mesi ha fatto il giro del mondo, arrivando anche in Italia. Durante la notte di venerdì 21 febbraio 2020, l’assessore al welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, ha annunciato il primo caso di Coronavirus in Lombardia.

Caso Coronavirus in Lombardia

L'uomo in questione è un 38 enne di Castiglione d'Adda, residente a Codogno, che sarebbe molto grave e avrebbe contagiato anche la moglie incinta e un conoscente. Ci sarebbero anche altri tre casi positivi da confermare e in questo caso i contagiati salirebbero a sei. Del 38 enne sappiamo che non è mai stato in Cina ed è attualmente ricoverato in ospedale a Codogno, in terapia intensiva e in prognosi riservata. La moglie è un'insegnate che nell'ultimo periodo non aveva lavorato non avendo quindi contatti con alunni: la donna è ricoverata insieme alla terza persona all'ospedale Sacco di Milano.

Il 38 enne lavora all'Unilever di Casalpusterlengo ed ha partecipato nelle ultime settimane ad una partita di calcetto. Inoltre Mercoledì 18 febbraio si era recato al pronto soccorso accusando sintomi influenzali: i primi sintomi erano stati avvertiti dall’uomo il 15 febbraio, ma poichè non era mai stato in Cina, non era stato effettuato nessun test in grado di rilevare il Coronavirus. L’uomo è quindi stato mandato a casa e ha seguito una terapia a base di antibiotici. Non si sa ancora come abbia contratto il Coronavirus. All’ospedale di Milano è anche ricoverato un altro uomo, un manager che ha avuto contatti con il 38enne il 1 febbraio. Il manager era tornato dalla Cina il 21 gennaio, ma è risultato negativo ai test.

Le parole di Giuseppe Conte e dell'assessore della Regione Lombardia, Gallera

Il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, che attualmente si trova a Bruxelles, ha annunciato la quarantena obbligatoria per tutti i soggetti che hanno avuto contatto con i casi scoperti in Italia nelle ultime ore. Ha inoltre disposto sorveglianza attiva, cioè vengono fatti controllare a casa e non in ospedale tutti coloro che si sono trovati nelle zone a rischio contagio negli ultimi 14 giorni. L’assessore lombardo Gallera ha invece chiesto a tutti i cittadini di Codogno, Castiglione d'Adda e Casalpusterlengo di rimanere in ambienti domiciliari. Ha inoltre aggiunto che qualora si dovessero avvertire sintomi del virus o problemi respiratori, di non recarsi in ospedale o al pronto soccorso, bensì di avvertire i soccorsi chiamando il 112. Saranno le autorità a regolarsi di conseguenza, facendo il possibile per trasportare le persone che hanno bisogno di assistenza in strutture sanitarie e garantire loro le migliori cure possibili.