Gli Usa stanno affrontando un incremento dei contagi da Coronavirus con numeri che hanno superato quelli registrati in Italia e Cina. Oltre ai dati, estremamente significativi, c'è grande preoccupazione e sgomento anche per la morte di un bambino di un anno avvenuta nello Stato dell’Illinois: si tratta del primo caso al mondo di decesso di un bambino così piccolo per via del Covid-19.

In Europa è sotto scacco la Spagna che affronta una situazione drammatica con 832 vittime in appena 24 ore. Anche Francia ed Inghilterra iniziano a rendersi conto della gravità della situazione con le prime accuse arrivate ai governi per aver reagito tardi.

Gli Usa sotto attacco

Con oltre 100 mila casi, gli Stati Uniti d’America hanno superato l’Italia e la Cina per numero di contagi da coronavirus. Sono 453 i morti negli Stati Uniti nelle ultime 24 ore, un record. Dall'inizio della pandemia in America, sono oltre 2000 le vittime. Il governatore dell’Illinois ha inoltre comunicato che un bimbo di meno di un anno è morto per il virus: al riguardo, ha dichiarato il responsabile della sanità dell’Illinois Ngozi Ezike, è stata avviata un'indagine.

New York rischia di diventare la città con più alti contagi al mondo, peggio di Wuhan e Lombardia, secondo i dati del New York Times. I casi nello stato di New York sono stati 52.000 contro i 100.000 totale registrati in tutti gli States. Nella Grande Mela in media muore per coronavirus una persona ogni 10 minuti circa: anche il numero di contagi è in forte espansione, solo tra gli agenti di polizia si sono avuti 500 casi.

I dati ogni giorno peggiorano tant’è che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta pensando di porre in quarantena lo stato di New York insieme ai suoi vicini New Jersey e Connecticut. Il governatore di New York Andrew Cuomo ha avuto una reazione molto dura al riguardo: se fosse posta una quarantena la cosa sarebbe vista come una dichiarazione di guerra federale.

Situazione critica anche in Spagna

Nel mondo sono oltre 600.000 i contagi. In Europa, oltre all'Italia, la situazione più drammatica la sta vivendo la Spagna dove in sole 24 ore sono state registrate 832 vittime. La conta dei decessi per coronavirus si stima intorno a 5.700 mentre i contagiati sono circa 72 mila. Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha stabilito la chiusura di tutte le attività non essenziali per due settimane. Il direttore per le emergenze sanitarie Fernando Simon ha invece dichiarato che la nazione iberica è vicina al picco della curva di contagi.

Altre nazioni stanno invece tremando per timore che la pandemia esploda anche da loro. In Francia il premier Eduard Philippe ha avvertito che da loro la battaglia è appena iniziata evidenziando come le prime due settimane di aprile saranno le più difficili.

Il numero delle vittime francesi è salito a 2.314, quello dei casi positivi sfiora le 30.000 unità. Il governo francese ha anche dovuto rispondere alle accuse di aver agito in ritardo sul contenimento della pandemia, accuse in merito alle quali il Premier si è giustificato dicendo di aver optato per l’isolamento quando è diventato necessario.

Il ministro della salute francese intanto ha annunciato che verranno eseguiti 50.000 test al giorno fino alla fine di aprile.

Uno scandalo la gestione dell’emergenza in Inghilterra

Simile la situazione nel Regno Unito dove la rivista “The Lancet” ha accusato il governo di aver adottato delle misure iniziali fallimentari che non hanno tenuto conto delle raccomandazioni dell'OMS.

Secondo la testata giornalistica, da alcune testimonianze arrivate dal personale sanitario il modus operandi di gestione della crisi è stato "scandaloso e criminale".

La Cina riparte

Buone notizie infine dalla Cina: a Wuhan è stato interrotto l'isolamento di oltre due mesi e i primi treni con passeggeri a bordo sono tornati a circolare nelle zone più colpite dal virus.