Dopo giorni intensi di trattative, ieri, 9 aprile, in tarda serata, si è conclusa la riunione dell’Eurogruppo sul pacchetto di aiuti economici rivolti ai paesi Europei per un ammontare complessivo di circa 1000 miliardi di euro. La crisi sanitaria provocata dalla pandemia ed il rischio di una depressione economica hanno portato l'Europa a valutare di stanziare degli aiuti economici per i Paesi membri.
Si è finalmente arrivati ad un compromesso tra i ministri delle Finanze di Italia, Francia, Olanda e Germania sotto la direzione del presidente dell'Eurogruppo Mario Centeno, portoghese, riguardo gli strumenti finanziari da adottare per rilanciare la crescita e per aiutare i paesi più colpiti dallo shock economico che è derivato dal Covid-19.
Pacchetto da quattro misure
È stato trovato un accordo su tre fronti, oltre ad un piano successivo per rilanciare l’economia dopo che la bufera del coronavirus sarà passata.
Il pacchetto da 1000 miliardi di euro prevede: i prestiti del MES (ma senza condizionalità per spese sanitarie), per un ammontare di 240 miliardi di euro, che saranno disponibili da subito agli Stati membri; dei fondi per 200 miliardi di euro dalla Banca europea degli Investimenti (Bei); 100 miliardi di euro del nuovo programma chiamato Sure, che prevede un sostegno alla cassa integrazione nazionale; ed infine un fondo per la ripresa economica successiva alla crisi sanitaria, di altri 500 miliardi.
Questo pacchetto di aiuti è stato definito dal commissario dell’economia Paolo Gentiloni di “dimensioni senza precedenti” e servirà a sostenere il sistema sanitario, la cassa integrazione, la liquidità alle imprese ed è previsto anche un piano di rinascita per aiutare gli Stati a risollevarsi dalla depressione economica.
Ed ha aggiunto Gentiloni “L'Europa è solidarietà" riferendo all’accordo che ora dovrà essere approvato dai capi dei rispettivi governi.
Mes flessibile senza condizionalità
L’accordo del Meccanismo europeo di stabilità (MES) tanto discusso in questi ultimi giorni, prevede 240 miliardi di euro sotto forma di prestiti che saranno disponibili da subito ai Paesi che ne faranno richiesta, prestito che non deve superare il 2% del PIL del Paese.
La linea di credito approvata con il Mes serve a sostenere il finanziamento dell'assistenza sanitaria ed i costi relativi alla cura e alla prevenzione dovuti alla crisi provocata dal COVID 19. Riguardo l’emergenza sanitaria, il MES ha un’ampia possibilità di utilizzo e non è prevista nessuna condizione. Il solo requisito per accedere al credito è che gli Stati usufruiscano degli aiuti europei per sostenere i costi del sistema sanitario e per la prevenzione collegata al Covid-19. La linea di credito potrà essere utilizzata fino alla fine dell’emergenza. Successivamente gli Stati saranno impegnati rafforzare il sistema economico del proprio paese.