Lo scrittore Cileno, Luis Sepulveda, si è spento all'età di 70 anni dopo aver contratto il Coronavirus. Lo scrittore era molto conosciuto non solo per le sue opere tra cui 'La Gabbianella e il Gatto', ma anche per la sua battaglia per la conquista dei diritti civili del suo paese. Ha contratto il virus dopo il ritorno dal festival letterario a cui aveva partecipato in Portogallo lo scorso febbraio.

La lunga agonia dopo aver contratto il virus

Sepulveda, classe 1949, originario di Ovalle, era molto conosciuto per le sue spiccate doti di scrittore, sceneggiatore e regista.

Risiedeva nelle Asturie dal 1997 ed ha contratto il virus dopo aver partecipato al Festival Letterario 'Corrente d' Ecritas' tenutosi a Varzim, in Portogallo. Lo scrittore ha cominciato ad avvertire alcuni sintomi intorno allo scorso 25 febbraio e solo il 27 ha allertato il medico che ne ha disposto il ricovero in terapia intensiva per una sospetta polmonite, all'ospedale di Covadonga. Il trasferimento all'ospedale di Oviedo è poi avvenuto successivamente, una volta accertata la positività al Covid-19. Anche la sua consorte, la poetessa Carmen Yanez, è stata sottoposta al ricovero perché trovata con sintomi sospetti. La donna è risultata per due settimane negativa ai test e verso la metà di marzo ha smentito la notizia che il marito fosse in coma.

La sua brillante carriera

Luis Sepulveda ha raggiunto l'apice del successo nel 1989 con la pubblicazione del suo primo romanzo 'Il vecchio che leggeva romanzi d'amore'. La sua Storia de La Gabbianella e il Gatto, che gli concesse di diventare uno scrittore consacrato, è diventato un film di successo nel 1997, trasformandosi in un contenuto adatto ad un pubblico di tutte le età.

Sepulveda non era solo un abile e brillante scrittore, aveva talento anche in campo politico. Fu grande il suo impegno in Sud America per favorire lo sviluppo dell'ecologia militante di quei popoli dopo le drastiche dittature militari. Si definiva uno scrittore perché affermava: 'non so fare altro che raccontare storie', ma non solo, affermava anche di essere un individuo in grado di occupare il suo posto nella storia.

La sua voleva essere la voce di tutte quelle persone che ogni giorno venivano ignorate. Ha narrato tutta la storia del Novecento facendoci conoscere molte storie 'dando voce a chi non ha voce'. Era atteso in Italia lo scorso marzo per parlare del Coraggio al Festival dei piccoli e medi editori. Festival poi cancellato a causa della massiccia diffusione della pandemia da Coronavirus. Amava moltissimo l'Italia ed anche gli italiani amavano le sue opere. La vendita dei suoi scritti ha superato solo nel nostro paese oltre otto milioni di copie vendute.