Ilaria Capua torna a parlare dell'emergenza sanitaria relativa alla pandemia provocata dal nuovo Coronavirus. La virologa ha rilasciato nelle scorse ore un'intervista al Corriere della Sera nella quale riferisce che le previsioni fatte fino ad adesso sul Covid-19 sono tutte sbagliate. La Capua sostiene ancora che "gli scienziati non conoscono bene il virus": per avere delle certezze su come quest'ultimo agisca sul nostro organismo ci vorrà molto tempo.
Secondo la donna il vaccino non sarà disponibile prima della fine dell'anno, per cui tutti noi dovremmo imparare a convivere con il SarsCoV-2, cambiando drasticamente le nostre abitudini di vita quotidiana. Le misure come il distanziamento sociale e l'igiene personale, avvisa la Capua, non aiutano ad eliminare il virus, che comunque continuerà a circolare più lentamente e a produrre lo stesso casi clinici. In sostanza, quindi, la curva dei contagi si appiattirà, ma questo non impedirà al patogeno di circolare indisturbato tra la popolazione.
Ilaria Capua: 'Deve svilupparsi l'immunità di gregge, naturale o da vaccinazione'
Secondo la Capua quindi, il Covid-19 continuerà a provocare infezioni fino a quando la maggior parte della popolazione non svilupperà gli anticorpi necessari a combattere il virus, siano essi creati in maniera naturale o tramite apposita vaccinazione. Quindi solo quando si svilupperà una immunità di gregge il virus sarà completamente debellato. Ma nel corso della sua intervista la virologa frena anche sul fronte dei farmaci, spiegando che oggi esistono molti medicinali e protocolli terapeutici innovativi che permettono di affinare la cura del Covid-19, ma è certa che "non si arriverà ad una commercializzazione su vasta scala in tempi brevi".
Quando sarà trovata un farmaco ritenuto idoneo a combattere la malattia lo stesso sarà usato dapprima negli ospedali per poter curare i malati.
Bisogna adattarsi
Quindi Ilaria Capua invita tutti i cittadini ad adattarsi ad una sorta di "nuova quotidianità". Le autorità sanitarie nazionali negli scorsi giorni hanno informato i cittadini che le misure di distanziamento sociale continueranno anche dopo l'inizio della cosiddetta "fase 2", appunto quella di convivenza con il virus. Proprio in questi giorni il Premier Giuseppe Conte ha prolungato le misure restrittive imposte nelle scorse settimane fino al prossimo 3 maggio, quando dovrebbero aprire gradualmente le aziende impiegate nella produzione di prodotti di maggiore necessità, rispettando rigidi protocolli sanitari per evitare il nascere di nuovi focolai. Il ritorno alla tanto agognata normalità, a sentire la Capua quindi, sembra ancora molto lontano.