Nella trasmissione 'Non è l'Arena', condotta dal giornalista Massimo Giletti, uno dei temi di dibattito è stato la scarcerazione di alcuni pericolosi boss di mafia tra cui Zagaria, e molti, tra politici e giornalisti, hanno mostrato la loro indignazione. In particolare Massimo Giletti, il quale ha avuto un durissimo scontro con il capo del Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria (DAP) Francesco Basentini durante il programma.

Il confronto tra i due è stato subito acceso, con il padrone di casa Giletti che si è mostrato decisamente turbato per i numerosi problemi tecnici avuti per ottenere un confronto, innescando quindi, una prima polemica. Arrivati al cuore della questione, il conduttore ha voluto indagare sulla sull'uscita dal carcere di Michele Zagaria, boss dell'organizzazione camorristica del clan dei casalesi, chiedendone a Basentini le reali cause. Il magistrato ha replicato appellandosi a ragioni previste dalle leggi e, dopo pochi secondi, è esplosa la furia di Giletti, il quale ha affermato: ''Io ho perso amici contro la mafia, ho perso gente che ha lottato e che ha dato sangue.

Loro meritano rispetto.''

Giletti: 'Nessuno ca**o ha chiamato i 40 criminali scarcerati? Lo stato non è riuscito a garantire i carceri per questi criminali di spessore?'

La trasmissione è andata avanti e il giornalista Giletti ha mostrato tutta la sua indignazione elencando i 40 criminali di spessore mafioso attualmente fuori dalle loro carceri: ''Nessuno ca**o ha chiamato questi qui? Sono 40 criminali di spessore, neanche questo Stato è riuscito a garantire le carceri a queste persone?-rivolgendosi a Basentini-Sa quante persone sono state sacrificate per mettere in carcere queste persone?'' Il magistrato ha risposto: ''Il dipartimento non ha medici a propria disposizione.''

Il Sostituto Procuratore di Napoli Catello Maresca: 'Troppo facile deresponsabilizzarsi e buttare la croce sulle magistrature'

Tra gli ospiti a 'Non è l'Arena' del 27 aprile, vi era anche Il Sostituto Procuratore di Napoli Catello Maresca, il quale, alla domanda di Giletti circa l'esistenza di ospedali e di medici per i detenuti, ha risposto: ''Una progettualità seria da parte del Dap, avrebbe dovuto prevedere già uno spostamento di queste persone a inizio marzo, era chiaro che si manifestasse una situazione di emergenza.

Tutti lo sapevano. Troppo facile deresponsabilizzarsi e buttare la croce sulla magistratura in questo momento. Qual è la progettualità per le criticità mediche dei detenuti? Ci sono mafiosi come Raffale Cutolo o altri siciliani che potrebbero uscire dalle loro carceri".