Il giornalista Giulietto Chiesa è venuto a mancare improvvisamente lo scorso 26 aprile. In un video registrato il giorno prima della sua morte e diffuso sui canali web, Chiesa ha lanciato pesanti accuse contro il governo e il suo modo di affrontare l'emergenza sanitaria: "Vogliono farci sparire".

In un video prima di morire, Giulietto Chiesa denuncia la mancanza di libertà

L'ultimo intervento video del giornalista controcorrente Giulietto Chiesa sta facendo molto discutere. Nelle sue parole è chiara la denuncia nei confronti della Stato colpevole, secondo il giornalista, di aver imbavagliato le opinioni di molti.

Le accuse sono molto pesanti: dalla Rai che avrebbe istituito una taskforce per diffondere delle fake news, alle censure che il web adopererebbe per impedire la diffusione del libero pensiero. "Una trentina di persone che decidono cose devono ascoltare 60 milioni di italiani".

Il giornalista, scomparso a 79 anni, nel suo ultimo video invita ad un cambiamento, una riscossa. Per Giulietto Chiesa era indispensabile unire le forze di coloro che lo ascoltavano, per contrastare la presunta mancanza di informazioni e riprendere in mano la vita sociale di ognuno. "È il momento di svegliarsi" ha invitato ancora Chiesa, sostenendo a gran voce le teorie complottistiche secondo cui nei mesi futuri arriverebbero tempi molti difficili.

Per il giornalista, infatti, nei prossimi tempi sarebbero previsti attentati all'umanità: "Cadremo tutti in schiavitù".

Le parole del giornalista Giulietto Chiesa contro lo Stato: 'Cadremo in schiavitù'

Le libertà individuali, sospese a causa dell'emergenza sanitaria, secondo il giornalista, sarebbero la conseguenza di decisioni da parte di poteri forti che non concederanno tanto facilmente un ritorno alla normalità.

Per Chiesa, la situazione difficile data dal Coronavirus sarebbe stata usata per contrastare le menti più deboli, anche attraverso la pesante crisi economica che sta travolgendo e che travolgerà la nazione. Da tempo, infatti, Giulietto Chiesa aveva abbracciato teorie complottistiche poco accreditate: negava l'11 settembre e sposava tesi scientificamente non comprovate, come i complottismi sul 5G.

I numerosi ammiratori del giornalista hanno abbracciato la sua causa sulla pagina Facebook ufficiale attraverso cui è stato diffuso il video. In molti appoggiano le parole e le denunce di Giulietto Chiesa e a molti manca il giornalista, venuto a mancare improvvisamente proprio il giorno dopo quello in cui si festeggia la Liberazione in Italia.