È più forte di lui: pur sapendo che il suo comportamento è contrario alle norme attualmente in vigore per contrastare l'epidemia di Coronavirus, un ingegnere civile di Riccione non riesce proprio a sopportare il pensiero di dover stare rintanato in casa. E così, nonostante il lockdown di queste settimane, ha deciso di trasgredire alle regole e di uscire regolarmente, non sottraendosi affatto ai controlli delle forze dell'ordine e senza accampare scuse inverosimili per cercare di sfuggire alle multe.

Anzi, si è assunto le proprie responsabilità e finora ha collezionato 14 verbali da circa 400 euro cadauno.

Il 62enne, infatti, pur vivendo in un'area sottoposta a rigidi controlli perché a pochi chilometri di distanza dal focolaio del Pesarese, si è concesso in questo periodo delle uscite dalla sua residenza, violando palesemente le misure restrittive varate dal Governo. In seguito ai numerosi controlli ai quali è stato sottoposto, ormai è ben conosciuto ai carabinieri e agli agenti di polizia municipale che lavorano in zona. A costoro, ogni volta che viene fermato, dice semplicemente che non ce la fa proprio a rispettare la quarantena e, senza alcuna rimostranza, attende che i militari verbalizzino.

Nelle ultime settimane l'ingegnere romagnolo è stato sorpreso mentre passeggiava senza alcuna valida motivazione per le strade di Riccione, oppure in spiaggia, o ancora nei boschetti dei colli che si trovano nei dintorni della cittadina. È arrivato anche a fare quattro passi in un campetto di basket dove, puntualmente, è stato notato e sanzionato dai carabinieri.

L'ingegnere di Riccione chiarisce: 'Non voglio essere un esempio da imitare'

I giornalisti di NewsRimini hanno realizzato un servizio che ha mostrato proprio il momento in cui l'ingegnere civile di Riccione è stato fermato e multato per l'ennesima volta mentre stava camminando in spiaggia. L'uomo, in questa circostanza, ha voluto chiarire di essere pienamente consapevole di essere in difetto con le norme attuali e di non avere alcuna intenzione di incitare i concittadini e connazionali a seguirlo.

Infatti ha dichiarato di sapere perfettamente che "le misure coercitive sono assolutamente necessarie in qualsiasi società civile".

Infine ha spiegato che vuole semplicemente ritagliarsi un suo spazio di libertà personale e di non voler essere considerato come un "esempio da imitare". A proposito delle 14 multe da circa 400 euro ciascuna che gli sono state verbalizzate in queste settimane (per un totale che supera i 5.000 euro), il 62enne romagnolo non si è detto particolarmente preoccupato, limitandosi ad affermare che della questione se ne occuperà il suo avvocato.