Negli ultimi giorni è montata sul web una protesta al grido di #Congiuntifuoriregione: è l'esercito delle persone che, dallo scorso marzo (quando iniziò il lockdown), è lontano dai loro cari in quanto residenti in regioni diverse. Secondo le ultime notizie, i confini regionali potranno essere riaperti dal 3 giugno. Troppo tardi, però, ed è per questo che hanno deciso di far sentire la loro voce: il gruppo Facebook 'Congiunti e fidanzati fuori regione' conta oltre 5 mila membri, mentre su Twitter sono stati migliaia i messaggi sull'argomento negli ultimi giorni.
'Non siamo turisti, vogliamo solo vedere i nostri cari'
Sono molte le testimonianze delle persone che, da mesi, non riescono a vedere i loro affetti più cari. Francesco, ad esempio, scrive: "Io sono residente in Lombardia, la mia compagna in Trentino Alto-Adige. Siamo insieme da più di 5 anni e non ci vediamo dall'8 marzo. Non chiediamo privilegi particolari, ma solo di poter stare accanto alle persone che più amiamo, sempre nel rispetto e nella tutela delle disposizioni per la salvaguardia della salute". Chiara, invece, scrive: "Io abito in Toscana, lui in Sicilia. Ci separano quasi mille chilometri, anche se questa pandemia li ha trasformati in una distanza incolmabile.
I nostri non sono capricci: vogliamo solo poter rivedere le persone che amiamo. Sempre nel rispetto delle norme di sicurezza, ma vogliamo avere la stessa possibilità che hanno avuto i congiunti nella stessa regione".
Sulla stessa linea anche Andrea: "Io toscano, la mia fidanzata valdostana. Non ci vediamo dal 14 febbraio e la situazione (anche psicologica) sta diventando difficile. Tutti i giorni ci promettiamo che ci vedremo presto, ma questa promessa diventa sempre più vana e priva di significato".
'Ci dicono di aspettare i dati, che però potrebbero salire visto l'allentamento del lockdown'
Diana, invece, scrive: "Per le persone che come me vivono o lavorano distanti dagli effetti, questa pandemia sta trasformando i confini in muri invalicabili.
Ci dicono di attendere, per vedere come saranno i dati del contagio. Tuttavia, visto l'allentamento del lockdown per gli spostamenti all'interno della propria regione, è molto probabile che essi peggioreranno. Ciò è ingiusto e sa di beffa. Non chiediamo di andare in vacanza ma solo di ricongiungerci con i nostri cari. Non ci possono essere congiunti di Serie A e congiunti di Serie B".
Infine, scrive Michela: "Io di Napoli, il mio compagno di Lodi. Stiamo insieme da poco, ma pensavamo già a un futuro insieme. La nostra paura, ora, è che visti i territori con dati contrastanti (Lodi è una delle regioni più colpite in Italia, ndr) non ci potremo vedere a lungo. Per stare insieme abbiamo fatto sacrifici, speso soldi e ora è tutto vanificato. Sono impaurita e sola. Vorrei che i miei diritti valgano come quelli degli altri. Ci stanno portando via i nostri progetti e ci stanno privando dell'amore".