Su Twitter, nelle ultime ore, è iniziato una piccola protesta al grido di #Congiuntifuoriregione. Un hashtag che è stato usato da tutte quelle persone che hanno i cosiddetti "congiunti" al di fuori dalla propria Regione, e che dunque non possono ancora incontrare. Ciò che ha scatenato la rabbia degli utenti del social network è il fatto che, secondo le indiscrezioni, dal 18 maggio dovrebbero essere abolite le autocertificazioni per gli spostamenti all'interno della propria regione di residenza, ma non per gli spostamenti tra le regioni. Per questi ultimi spostamenti, dunque, dovrebbero restare in vigore alcune limitazioni e non è chiaro se gli spostamenti per raggiungere i congiunti verranno considerati una necessità.

'Sì a cene con gli amici, ma non posso incontrare il mio fidanzato perché è fuori regione'

Sono migliaia i commenti delle persone che chiedono che il Governo possa rivedere questa norma. La richiesta, sostanzialmente, è quella di poter incontrare i propri congiunti anche se residenti in una regione diversa dalla propria. Emblematico, a tal proposito, è il tweet di Valentina: "Io dal 18 posso mangiare con i miei amici ma non posso incontrare il mio fidanzato o un mio famigliare solo perché non è nella mia regione? Sempre peggio!". C'è chi, invece, racconta un proprio fatto personale per far capire il disagio che queste limitazioni comportano: "Mio fratello non ha ancora potuto vedere sua nipote, nata tre mesi fa.

Il governo deve smettere di ignorare le esigenze e le necessità di milioni di italiani che non possono incontrare i congiunti solo perché non sono nella stessa regione. Non è corretto, non è più sopportabile. Con le dovute precauzioni, basta ignorarci".

Decine di tweet sull'argomento

Come detto, in poche ore l'hashtag è entrato nelle tendenze italiane di Twitter.

Su Internet è presente anche una petizione, creata diverse settimane fa ma che nelle ultime ore è divenuta più attuale che mai. Sul sito 'Change.org' è presente una raccolta firme dal titolo eloquente: "Ci sono anche i congiunti fuori regione". Michela, creatrice della raccolta firme, ha commentato la sua petizione in questo modo: "Con il Dpcm del 26 aprile è stata data alle persone la possibilità di ricongiungersi ai propri congiunti presenti nella stessa regione.

Poiché dovremmo avere tutti gli stessi diritti, anche noi chiediamo di poter rivedere i nostri congiunti residenti fuori dalla nostra regione. Faccio questa petizione perché io stessa sono in questa situazione e so che cosa si prova". Migliaia di persone, dunque, che chiedono a gran voce una cosa sacrosanta: poter rivedere i loro cari. Sempre, ovviamente, mantenendo la distanza di sicurezza e indossando la mascherina.