Una terribile notizia di Cronaca Nera scuote il mondo dell'alpinismo. Questa mattina, mercoledì 13 maggio, è stato recuperato il corpo senza vita dell'alpinista Matteo Bernasconi, 38enne originario di Como. Membro di spicco del gruppo "i ragni di Lecco", il giovane, è stato travolto nella giornata di ieri da una valanga di neve in Valtellina, al Pizzo del Diavolo di Tenda, cima delle Alpi Orobie situata lungo lo spartiacque che divide la provincia di Bergamo da quella di Sondrio.
Matteo Bernasconi travolto da una valanga
Secondo quanto ricostruito, Matteo Bernasconi, papà di una bimba di soli 2 anni, nel pomeriggio di ieri, martedì 12 maggio, è rimasto vittima di un tragico incidente in montagna. Mentre si trovava nel Canale della Malgina (al Pizzo del Diavolo) per cause ancora in fase di accertamento, è stato travolto da una valanga. La massa di neve l'ha prima inghiottito e poi espulso in superficie.
L'allarme è partito in serata e la macchina dei soccorsi si è subito messa in moto. L'auto di Bernasconi, dopo poco, è stata rinvenuta all’imbocco della valle, nel territorio comunale di Castello dell'Acqua e, gli uomini della VII Delegazione Valtellina Valchiavenna, appartenenti alla stazione di Sondrio del Cnsas (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico), coadiuvati da tecnici, Ucv (unità cinofile da valanga) ed agenti del Sagf - Soccorso alpino Guardia di finanza, hanno potuto concentrare le battute di ricerca in una zona precisa.
Il ritrovamento di Matteo Bernasconi
Il corpo ormai senza vita di Matteo Bernasconi è stato recuperato stamani dall'elicottero dell'Areu (Azienda regionale emergenza urgenza Lombardia), decollato dalla vicina base di Caiolo (in provincia di Sondrio). I soccorritori hanno provato a rianimare l'esperto alpinista, ma ogni manovra si è rivelata inutile.
La notizia della morte di Bernasconi ha subito fatto il giro del web e, in queste ore di immenso dolore, i suoi tanti amici e "compagni di avventura" lo stanno ricordando e salutando commossi e basiti. I "Ragni della Grignetta" o (Ragni di Lecco), sul loro sito ufficiale hanno pubblicato un breve post: "Ciao Berna... - hanno scritto - in questo momento non troviamo le parole per esprimere il nostro cordoglio.
L'unica cosa che possiamo fare è stringerci in un abbraccio alla sua famiglia ed ai suoi amici che hanno avuto l'onore di conoscerlo".
Matteo Bernasconi, guida alpina dal 2011, era una grande appassionato di montagna. L'amava e la viveva in ogni sua espressione: dallo sci all'arrampicata fino all'alpinismo. Negli ultimi anni, entusiasta, aveva partecipato a diversi progetti dei "Ragni" in Patagonia. Le spedizioni dei "Maglioni Rossi", come è noto, da sempre sono simbolo di legami solidi fatti di amicizia e solidarietà.