A Civitella del Tronto, un uomo di 47 anni ha tentato di uccidere moglie e figli, ma è morto nel rogo da lui stesso appiccato. Dritan Cobo è stato trovato privo di vita dai vigili del fuoco, mentre la moglie è stata soccorsa e i figli non hanno riportato conseguenze. Secondo una prima ricostruzione, in famiglia c'era molta tensione a causa del carattere violento dell'uomo.
Incendia la sua casa ma è lui ad avere la peggio: 47enne deceduto a Civitella del Tronto
Un allevatore ha provocato un incendio a Civitella del Tronto, in provincia di Teramo dove viveva con la sua famiglia.
Durante la notte scorsa, tra il 12 e il 13 giugno, Dritan Cobo, 47enne di origini albanesi, ha cosparso di benzina il casolare in cui abitavano anche sua moglie e i suoi quattro figli, appiccando il fuoco. Ad avere la peggio è stato proprio l'uomo, mentre uno dei figli ha portato in salvo la madre e i fratelli e ha chiamato i soccorsi. I vigili del fuoco di Civitella e i carabinieri di Tortoreto e Tronto, giunti sul posto, hanno trovato il capofamiglia privo di vita, nel cortile davanti all'abitazione. La moglie dell'allevatore, una donna di 37 anni, presentava difficoltà respiratorie ed è stata soccorsa dagli agenti prima dell'arrivo dei sanitari del 118. La donna è stata trasportata presso l'ospedale di Sant'Omero, per effettuare tutti gli accertamenti utili, ma fortunatamente non ha riportato gravi conseguenze.
Anche i quattro figli della coppia sono usciti illesi dal rogo: si tratta di tre ragazzi di 20, 19 e 17 anni e un bambino di cinque. Le esalazioni respirate durante il rogo hanno provocato loro solo qualche difficoltà nella respirazione.
Uno dei figli salva madre e fratelli: rogo a Civitella del Tronto, muore il padre
Le operazioni di spegnimento hanno richiesto ai vigili diverso tempo, soprattutto per la difficoltà di accesso all'abitazione.
Il rogo ha provocato il diffondersi di un fumo denso che ha raggiunto tutti i locali situati al pianterreno, rendendo così inagibile la casa. Fortunatamente, l'incendio non ha coinvolto la cucina adiacente: la presenza di una bombola GPL avrebbe potuto provocare gravi danni. I carabinieri stanno lavorando per poter ricostruire la dinamica dell'accaduto e definire un movente.
Intanto il pubblico ministero di turno, la dottoressa Francesca Zani, ha predisposto l'autopsia sulla salma dell'uomo, anche se da un primo esame il decesso sembra essere stato provocato da asfissia. Sulla base delle prime testimonianze raccolte dalle forze dell'ordine, la situazione in famiglia era tesa e il 47enne, un uomo violento, avrebbe spesso minacciato di morte la moglie. Probabilmente, il suo intento al rientro in casa era quello di togliere la vita a tutta la sua famiglia.