I numeri contenuti nel report settimanale del ministero della Salute e dell'Istituto Superiore di Sanità, pubblicato ieri, indicano una crescita dei contagi per la Covid-19 e l'individuazione di nuovi focolai italiani, la cui gestione, in alcuni casi, ha presentato delle criticità, tanto che il Veneto valuta la possibilità di introdurre misure più stringenti.
La situazione del contagio da coronavirus in Italia
Da qualche giorno i dati italiani del contagio sono ritornati in crescita. La curva epidemica in Italia segna infatti un aumento per il quinto giorno consecutivo.
Ieri, 3 luglio, sono stati segnalati 223 i nuovi casi, dei quali circa la metà, 115, sono concentrati in Lombardia. D'altra parte tale incremento potrebbe essere in parte legato al boom di tamponi effettuato in solo giorno: 77.096.
I nuovi dati sono stati analizzati dal direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza. Il dirigente ha spiegato: "In alcune Regioni il numero di casi è abbastanza alto. I focolai vengono rapidamente contenuti ma la loro presenza indica che bisogna continuare a tenere comportamenti adeguati". Rezza ha quindi invitato al rispetto delle regole di prevenzione, all'uso della mascherina e all'osservanza del distanziamento sociale.
In Veneto nuova impennata di contagi: possibili misure più severe da lunedì
Luca Zaia è intervenuto a seguito dei nuovi dati che giungono dal Veneto. Nella regione settentrionale il rischio è risalito da basso ad elevato, con l'Rt salito da 0,43 a 1,63.
Il nuovo incremento è da attribuirsi ad un focolaio in zona Vicenza. Qui un imprenditore di ritorno da un viaggio in Bosnia, pur accusando i classici sintomi da Coronavirus, ha rifiutato il ricovero che era stato predisposto dai sanitari.
Questa vicenda ha spinto il governatore Luca Zaia a valutare un possibile inasprimento delle misure, specie riguardo alla gestione dei casi in cui i pazienti rifiutino le cure e quindi possano ostacolare il controllo del contagio da coronavirus. L'ipotesi ventilata da Zaia è quindi quella di un ricovero coatto per i casi di questo genere.
Intanto in Emilia-Romagna da oggi tornano i giornali e le carte al bar
Nonostante la preoccupazione per i nuovi dati, in alcune regioni la situazione è sotto controllo, tanto che l'Emilia-Romagna ha emanato una nuova ordinanza che consente da oggi, sabato 4 luglio, il ritorno alla consultazione dei quotidiani nei bar. Di nuovo possibile anche il gioco delle carte, che era stato vietato dopo che vi erano stati diversi casi di contagi avvenuti in seguito a partite tra amici. In Emilia-Romagna i casi attivi sono, al 3 luglio, 1.011, leggermente in crescita (8 casi in più rispetto al 2 luglio).