È morto Adelmo Tasso, uomo di comunità e fondamentale punto di riferimento nel settore delle tossicodipendenze, da tempo membro del consiglio dell'associazione Casa del Giovane di Pavia. L'uomo era malato da tempo.
L'ultimo saluto
Tasso, conosciuto come “Delmo”, sarà riposto nella cappella della Resurrezione a Cascina Nuova.
Michela Ravetti, responsabile della Casa del Giovane, ha spiegato quanto consideri significativo che la salma venisse portata nella Comunità, in mezzo ai ragazzi che ha sempre adorato.
In quell'occasione sarà possibile salutarlo e celebrarlo con la preghiera. La messa funeraria si svolgerà il prossimo sabato, 5 settembre, alle ore 10 presso la Chiesa di San Salvatore a Pavia. Successivamente, la salma di Adelmo sarà trasferita a Varallo Sesia, nel cimitero comunale dove riposano tutti i suoi cari.
Tasso era da sempre ritenuto un vero "pilastro" della "Casa Boselli", un luogo di accoglienza e cura, specializzato nelle dipendenze da sostanze stupefacenti, alcol e polidipendenze. Proprio in nome di questo suo impegno, aveva deciso di vivere presso la struttura.
La vicinanza ai ragazzi problematici
Negli anni si era trasformato in un “padre adottivo” per tutti i ragazzi e le ragazze che tra le mura di Casa Boselli hanno trovato un modo per rimettere insieme i cocci della propria vita.
Bruno Donesana, educatore della Casa Del Giovane, ricorda quanto il legame tra Adelmo Tasso e i ragazzi fosse all'insegna dell'affetto: l'uomo era sempre disponibile per una parola buona, un suggerimento o per intervenire attivamente sulle vicende più delicate, quando era necessario rimettere insieme i cocci di vite disperate. Il suo affetto era pienamente ripagato dai ragazzi della Comunità, che nel tempo della malattia gli sono rimasti accanto anche nottetempo. Proprio nella sua stanza, accanto al letto, erano presenti una serie di post-it sui quali l'uomo aveva appuntato alcuni aforismi.
Un sorta di "eredità spirituale" che ha dimostrato quanto Adelmo sia rimasto vicino a tutti i ragazzi anche nel difficile decorso della malattia.
Tasso, appassionato di cucina, seguiva da tempo anche il laboratorio “food” della Comunità fornendo con innato entusiasmo spunti e consigli a tutti i ragazzi e le ragazze iscritti al corso.
L' 'annus horribilis' della Casa del Giovane
Per la Casa del Giovane, fondata a Pavia nel 1968 da Don Enzo Boschetti per accogliere giovani con disagio e problemi di tossicodipendenza, per farli dormire al caldo e ascoltare i loro problemi, si tratta dell'ennesimo lutto in un 2020 davvero da dimenticare.
Nello scorso mese di marzo se n'era andato Pietro Calligher, chef nonché grande sostenitore della Comunità pavese) a cui, nelle settimane successive, era seguita la morte di don Luigi Bosotti, scomparso all'età di 70 anni per Covid-19. La sua dipartita aveva fortemente scosso l'intera provincia pavese.