Promuove su Facebook una protesta contro il lockdown scattato nello stato australiano di Victoria per contenere i contagi da Coronavirus, e dopo un po' viene raggiunta e ammanettata in casa dalla polizia. È quanto accaduto a una donna di 28 anni in stato di gravidanza: il video dell'arresto è stato pubblicato sul social network e ha suscitato polemiche, con l'associazione Human Rights Watch (che si batte per la tutela dei diritti umani) che ha parlato di un atto che di solito si verifica nei "regimi autoritari".
Esprime il suo dissenso verso il lockdown e viene arrestata dalla polizia
La 28enne australiana ha pubblicato un post su Facebook nel quale, di fatto, ha manifestato il suo dissenso verso il lockdown introdotto nuovamente nel Victoria per cercare di contrastare la seconda ondata dell'epidemia di Covid-19. La donna - che tra le altre cose è incinta - è stata raggiunta nella sua residenza dai poliziotti australiani che l'hanno arrestata mentre in casa c'erano anche il marito e i figli.
Il filmato della vicenda è circolato sul social network di Mark Zuckerberg e, seguendo le immagini, si vede chiaramente il momento in cui scattano le manette ai polsi della donna, con i poliziotti che le elencano le accuse mosse nei suoi confronti, aggiungendo quali dei suoi effetti personali verranno posti sotto sequestro.
Quando ha appreso che la sua colpa era quella di aver dato appoggio a una protesta anti-lockdown, la giovane madre si è difesa dicendosi convinta di non aver fatto nulla di sbagliato. Inoltre, per provare a riparare al suo errore, si è anche offerta di cancellare il post.
Il premier dello stato di Victoria difende gli agenti di polizia
Dopo aver appreso la notizia ed essere stato messo al corrente delle polemiche che sono scaturite tra l'opinione pubblica australiana, il premier dello stato di Victoria, Daniel Andrews, è intervenuto per difendere l'operato della polizia. Ricordiamo che il leader politico australiano ha da poco varato un'altra chiusura generalizzata nel territorio da lui gestito in seguito al verificarsi di un nuovo incremento di contagi da Coronavirus.
Le opposizioni politiche però hanno preso le distanze dalle parole di Andrews, non condividendo l'intervento delle forze dell'ordine nei confronti della cittadina 28enne.
Sul fronte opposto Elaine Person, rappresentante di Humain Rights Watch, ha condannato l'accaduto, evidenziando che l'arresto di una persona "in maniera preventiva" per essersi occupata dell'organizzazione di una protesta pacifica o per averla appoggiata, rappresenta un'azione repressiva che di solito si verifica nei "regimi autoritari" e che non dovrebbe mai avvenire in un paese democratico come l'Australia.