Nella mattinata di giovedì 31 ottobre tra Isola di Capo Rizzuto e Crotone i militari del Servizio Centrale I.C.O. e della Guardia di Finanza di Catanzaro, supportati dal Comando Provinciale di Crotone, hanno eseguito un Decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Catanzaro. L’operazione, coordinata dalla Procura di Catanzaro – Direzione Distrettuale Antimafia, coinvolge beni di due società e un’impresa individuale, per un valore complessivo superiore a 180 mila euro. I beni sequestrati includono anche una motonave e una polizza vita, riconducibili a un soggetto legato al gruppo mafioso Arena, già condannato per associazione mafiosa.
Spartizione di fondi pubblici a Isola di Capo Rizzuto
Il sequestro si inserisce nel procedimento penale Jonny, che ha indagato l’organizzazione mafiosa attiva a Isola Capo Rizzuto (Crotone) tra il 2002 e il 2019. L'indagine ha rivelato che le cosche locali, in passato rivali, hanno trovato un accordo per spartirsi i fondi pubblici destinati all’accoglienza dei migranti. Questo è avvenuto attraverso forniture fittizie al Centro Accoglienza Sant’Anna.
Inoltre, è emerso che il gruppo mafioso ha acquisito una posizione dominante nel settore delle scommesse online, operando in modo illecito, e nel noleggio di apparecchi per il gioco.
Beni confiscati
Il provvedimento di sequestro di una motonave e di una polizza a vita per un valore di circa 180 mila euro è stato adottato secondo l'articolo 20 del d.lgs.
n. 159/2011, in quanto l'imprenditore risulta identificato come appartenente alla categoria dei soggetti con “pericolosità qualificata”, poiché risulta indiziato di far parte dell’associazione mafiosa.
Le indagini economico-patrimoniali, condotte dalla Sezione Misure di Prevenzione – Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro, hanno analizzato la posizione reddituale del destinatario e dei suoi familiari.
Queste ricerche mirano a verificare la provenienza dei beni e la loro sproporzione rispetto ai redditi dichiarati. Il sequestro è stato disposto anticipatamente, in attesa di un contraddittorio che si svolgerà al Tribunale di Catanzaro, per accertare i presupposti della confisca dei beni.
L'operazione Jonny a Isola di Capo Rizzuto
L'operazione Jonny rappresenta una delle più significative indagini contro la mafia in Calabria, focalizzandosi sull'organizzazione criminale operante a Isola di Capo Rizzuto. Questa operazione ha avuto inizio nel 2019 e ha messo in luce un sistema di malaffare radicato nel territorio, caratterizzato da una complessa rete di affari illeciti e collusioni con istituzioni locali. Nel corso delle indagini, le forze dell'ordine hanno rivelato come diverse cosche mafiose, storicamente in conflitto tra loro, abbiano trovato un accordo per spartirsi le risorse pubbliche destinate all'accoglienza dei migranti. Attraverso forniture gonfiate e fatturazioni di comodo, il Centro Accoglienza Sant’Anna è stato al centro di questo sistema, permettendo all'organizzazione di intascare ingenti somme di denaro.
L'operazione ha portato all'arresto di numerosi membri dell'organizzazione, contribuendo a ridurre l'influenza mafiosa nella regione.