"Ho rischiato di morire, ho avuto paura di morire". La ragazza che ha denunciato l'imprenditore Alberto Maria Genovese, 43 anni, nella giornata di ieri, domenica 22 novembre, ha raccontato la sua storia a Barbara D'Urso nel corso del talk show Live - Non è la d'Urso. La giovane ha ripercorso la notte delle violenze e ha chiesto un po' di umanità a tutti coloro che in queste settimane l'hanno giudicata e attaccata.

Del caso di Cronaca Nera si sta occupando la Procura di Milano.

'Ho avuto paura di non rivedere i miei genitori'

Il 7 novembre Alberto Genovese, creatore di diverse start-up è stato arrestato con l'accusa di aver drogato, fino a ridurre in stato di incoscienza, una ragazza di 18 anni e di averla stuprata per ore. Come ricordato nel corso del programma di Canale 5, gli abusi si sarebbero verificati la sera del 10 ottobre scorso, durante una delle tante feste organizzate dall'imprenditore digitale nella sua "Terrazza Sentimento" (lussuoso attico a pochi passi dal Duomo di Milano).

La vittima delle violenze ha subito denunciato l'accaduto e, ieri sera, ospite di Barbara d'Urso, ha parlato per la prima volta della sua terribile esperienza.

"Dopo il suo arresto - ha spiegato la ragazza che per ovvi motivi è stata presentata in trasmissione con un nome di fantasia - i miei ricordi hanno iniziato a farsi più precisi". Poi, dopo aver raccontato cosa le è successo durante il party di Genovese, ha spiegato di aver temuto di morire e di aver pensato di non farcela: "Ho vissuto ore di paura che non si possono nemmeno immaginare - ha ammesso - Ho avuto paura di non poter veder più i miei genitori, le mie sorelle e i miei amici".

'Ci andavo per divertirmi'

La denuncia della 18enne ha fatto finire nel mirino della Squadra Mobile di Milano i party organizzati da Genovese. Gli inquirenti, che stanno continuando la lunga e delicata attività d'indagine, non escludono che altre giovanissime possano esser state vittime di violenza (o coinvolte in situazioni al limite del legale) durante gli esclusivi eventi.

Tuttavia, la ragazza intervenuta da Barbara d'Urso, ha spiegato di non essersi mai sentita in pericolo durante quelle feste. "Non ho mai percepito quell'ambiente come viscido - ha precisato - Ci andavo per divertirmi, ma ho vissuto un inferno":

La ragazza ha anche dichiarato che adesso la cosa che più le fa male è sentire i commenti di tutte quelle persone che provano a giustificare quello che le è stato fatto o tentano addirittura di attribuirle delle colpe. "Credo che riguardo all'argomento manchi tanta sensibilità - ha sottolineato la giovane - perché molte persone parlano, commentano e speculano". "Mi hanno dipinta in tanti modi" ha aggiunto precisando che la cosa la infastidisce non solo perché lei non è così, ma anche perché comunque ciò non giustificherebbe il male che le hanno fatto.

"Io, che sono la vittima - ha concluso chiedendo maggiore umanità da parte di tutti - più volte mi sono sentita attaccata ingiustamente ed offesa; e dopo tutto quello che ho passato, questa ulteriore violenza mediatica, non credo che sia giusta".