Andrea Crisanti ospite di Corrado Formigli a Piazzapulita nella serata di giovedì 12 novembre. Il docente di microbiologia dell’Università di Padova risponde alle domande sull’emergenza Coronavirus poste dal conduttore del talk show di La7.

Per prima cosa, Crisanti si sofferma sul nuovo vaccino annunciato dalla casa farmaceutica Pfizer. Sicuramente una buona notizia, a suo modo di vedere, anche se sono ancora molti i particolari tecnici del vaccino che andrebbero chiariti.

Secondo il medico romano, infatti, chi si vaccina potrebbe restare comunque portatore sano e quindi contagiare gli altri. Ma non solo, perché non esisterebbero evidenze scientifiche del fatto che protegga gli anziani. Crisanti si mostra anche perplesso dalla mossa del direttore generale Pfizer che ha venduto cinque milioni di azioni della sua azienda.

I dubbi di Andrea Crisanti sul vaccino Pfizer: ‘Protegge solo fascia di età 18-45 anni

Corrado Formigli chiede al suo ospite una valutazione sul nuovo vaccino Pfizer le cui “prime dosi dovrebbero arrivare a fine gennaio secondo il commissario (Domenico) Arcuri”.

Crisanti la giudica una “bellissima notizia” anche se “vista da lontano”. Ma “dopo tanti disastri e brutte notizie, sicuramente il fatto che ci sia un vaccino che in qualche modo induce un’immunità protettiva è sicuramente una cosa positiva”, precisa. I suoi dubbi però aumentano guardando la questione più da vicino. “Ci sono luci e ombre, è un vaccino che, da quello che ci dicono, per il momento ha dimostrato di proteggere soltanto la fascia di età tra 18 e 45 anni - spiega Crisanti - protegge contro la sintomatologia, ma non sappiamo se le persone protette poi magari diventano dei portatori sani. Questo non è stato verificato”.

Le persone anziane potrebbero non essere protette dal vaccino

“Cioè, al momento non c’è evidenza che protegga le persone più anziane?”, gli domanda allora un Formigli perplesso e preoccupato.

No - replica secco Crisanti - lo studio sicuramente include anche le persone anziane”, soltanto che solo una parte di questo studio sarebbe stata “aperta”, spiega, utilizzando un termine tecnico, per chiarire che “c’è ancora bisogno di un po’ di tempo prima che l’altra parte dello studio venga completamente resa pubblica”. Inoltre, prosegue nella sua critica il medico, “non sappiamo se le persone sono protette dalla malattia, ma ciononostante si infettano in maniera più o meno transitoria perché lo studio non è stato concepito per valutare questo aspetto”.

Le parole di Crisanti sul direttore generale Pfizer

Un altro punto su cui Andrea Crisanti pone la sua attenzione è una caratteristica del vaccino Pfizer che è un “vaccino rna, in cui si utilizza un pezzo del materiale genetico, del libretto di istruzioni del virus, e lo si utilizza per immunizzare le persone”.

Il problema di questo procedimento, secondo il microbiologo, è che l’rna è “molto instabile e quindi richiede una catena del freddo rigida e con temperature molto basse”. E in questo momento, precisa ancora Crisanti, i frigoriferi adatti per conservare il vaccino “ non ce li ha nessuno”, intendendo pediatri e medici di base. Il suo istituto fortunatamente li possiede, così come gli aeroporti, anche se “per fare una vaccinazione di massa c’è bisogno di fare una distribuzione capillare”. Infine, conclude il suo intervento Crisanti, “un altro aspetto che getta un po’ di ombra è il fatto che il direttore generale della Pfizer, subito dopo il vaccino, si è venduto cinque milioni di azioni. Questa non è una cosa buona, perché se io fossi in lui e pensassi che il vaccino funziona me le terrei”.