L'Italia avrebbe sfondato la soglia dell'1% della popolazione infetta dal Coronavirus. Lo rileva la Fondazione Gimbe nel monitoraggio settimanale che va dal 4 al 10 novembre. Secondo il presidente di Gimbe, Nino Cartebellotta, nella giornata dell'11 novembre il nostro Paese ha superato la cifra delle 600.000 persone attualmente positive. In questa cifra rientrano i pazienti che si trovano in isolamento domiciliare, i ricoverati con sintomi e quelli in terapia intensiva. La Fondazione pertanto ritiene che questo sia un dato importante, in quanto dimostrerebbe che l'epidemia è ormai fuori controllo su tutto il territorio nazionale.

In sostanza attualmente "un italiano su 100 è positivo al coronavirus" - questa la conclusione della Fondazione.

Cartabellotta: 'Piccolissima riduzione dell'incremento di casi'

Nino Cartebellotta conferma che in questi giorni si vede una leggera diminuzione dell'incremento dei positivi, ma tale dato andrà poi confermato nelle settimane a venire. "Dobbiamo aspettare una stabilizzazione, perché la diminuzione può anche esser dovuta al fatto che il sistema di testing è saltato in alcune regioni" - così ha riferito il presidente della Fondazione Gimbe durante un'intervista rilasciata alla trasmissione televisiva "Agorà" in onda su Rai 3. L'esperto ritiene che in Italia si utilizzi un sistema di monitoraggio che prende in considerazione dati riferibili a 2 o 3 settimane addietro, per cui così facendo la corsa del virus non potrebbe essere fermata per tempo.

Nella settimana che va dal 4 al 10 novembre è stato rilevato che i decessi dovuti alla Covid-19 siano aumentati del 70,4% e i ricoveri in terapia intensiva del 33,5%. Nella settimana appena trascorsa è aumentato anche il numero di tamponi, che fa registrare un incremento del 9,1%.

Gimbe: 'Solo un lockdown totale potrà evitare il collasso degli ospedali'

La Fondazione Gimbe ritiene quindi che adesso solo un lockdown totale per alcune settimane possa evitare il collasso degli ospedali e far diminuire i decessi anche nei casi di pazienti non Covid. Un altro dato critico proviene dagli ospedali. Cartabellotta informa infatti che nei nosocomi italiani, solo nell'ultima settimana si sono verificati 19.217 contagi tra gli operatori sanitari.

In 16 regioni italiane, inoltre, sarebbe stata già superata la soglia di saturazione del 40% dei posti letto in area medica e del 30% in terapia intensiva. Gimbe richiede quindi “la revisione del sistema di monitoraggio e ribadisce la necessità di rendere accessibili tutti i dati dettagliati e interoperabili in formato aperto". Un altro punto importante per la Fondazione è quello di rivedere nel complesso l'iter decisionale in modo da intervenire tempestivamente e adottare le restrizioni necessarie sia nell'intero Paese che nei vari territori.